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Corte dei conti: ricerca sanitaria trasparente e tempestiva ma troppo concentrata al Centro-Nord e nel privato

Nel sistema della ricerca sanitaria finanziata con risorse pubbliche c'è la consapevolezza della necessità di individuare processi di selezione che siano trasparenti (obiettività e terzietà delle selezioni), tempestivi (durata minima del processo valutativo), congrui rispetto ai bisogni di progressi scientifici nell'area clinico-medicale (concentrazione delle risorse sui temi prioritari individuati dal Piano sanitario nazionale e dal Piano nazionale della ricerca).
E per questi tre obiettivi, la trasparenza è «in buona misura conseguita», la tempestività «sembra invece necessitare della predisposizione di incisivi meccanismi di accelerazione» e per la congruità rispetto ai bisogni di progressi scientifici nell'area clinico-medicale «si può prudentemente sostenere che gli indirizzi delle direttive ministeriali siano in buona misura rispettati».

Questo in sintesi il giudizio della Corte dei conti cha ha appena pubblicato un'indagine sulla ricerca sanitaria pubblica nel periodo 2007-2011, con aggiornamento al 2012. Nell'indagine sono delineati gli elementi essenziali del quadro normativo che regola la materia, si definiscono le due tipologie della ricerca sanitaria pubblica (corrente e finalizzata) e i soggetti che la attuano (gli Irccs), si illustrano i meccanismi selettivi per l'individuazione dei progetti da finanziare, si espongono le risultanze contabili registrate nel periodo, si mettono in evidenza le criticità che il sistema appare presentare, si prospettano possibili ambiti di miglioramento.

L'analisi ha fatto emergere profili di rilevante concentrazione, in primo luogo geografica - il numero maggiore di Irccs si addensa nelle sole Regioni Lombardia e Lazio - poi di concentrazione della maggior parte delle risorse finanziarie su pochissimi Irccs e in particolare su uno, l'Istituto San Raffaele di Milano.E anche il rapporto di distribuzione delle risorse tra Irccs pubblici e privati è in misura rilevante a favore di questi ultimi, poichè tali risorse vanno per 2/3 ai privati e per 1/3 ai pubblici.

Un ulteriore fenomeno di concentrazione riguarda invece le discipline trattate dall'insieme dei progetti finanziati: infatti, per la ricerca corrente, all'oncologia va il 28% dei finanziamenti e alle neuroscienze il 22%, mentre nella finalizzata, il 30% dei finanziamenti va alle neuroscienze e il 20% all'oncologia; del resto, tale ultimo fenomeno può essere almeno in parte motivato con le indicazioni stesse del Piano sanitario nazionale e delle direttive ministeriali.

Per quanto riguarda la gestione delle risorse, la complessa procedura che presiede alla assegnazione dei finanziamenti, specie nella ricerca finalizzata, spiega la Corte, «genera una evidente criticità nei tempi di erogazione: nel periodo 2007-2011 i residui sono costantemente intorno ai 160 milioni, rispetto a stanziamenti di competenza che negli anni oscillano tra i 117 e i 53 milioni di euro, denotando la tendenza dell'amministrazione a riportare all'esercizio successivo la competenza».

In questo senso la Corte sottolinea che per altri comparti il legislatore ha previsto specifiche deroghe ai termini generali di perenzione, che potrebbero essere considerate anche nell'ambito della ricerca sanitaria.
Anche i tempi necessari per completare le procedure di verifica dei risultati – secondo quanto emerge dal riscontro a campione sui progetti della ricerca finalizzata – «appaiono meritevoli di ulteriori ridimensionamenti».

Per quanto riguarda in particolare la verifica del completamento dei progetti di ricerca, è emerso che il ministero compie periodici riscontri sullo stato di avanzamento dei progetti a cui è collegata l'erogazione delle tranches di finanziamento. E per il riscontro degli "impatti" dei progetti, «è particolarmente avvertita l'esigenza di predisporre strumenti di analisi innovativi, non solo per individuare le ricadute cliniche dei progetti medesimi, ma soprattutto per verificare l'accoglienza della comunità scientifica riservata ai risultati, sebbene i tempi di realizzazione di tali strumenti risultino in ogni caso particolarmente ampi».