Dal governo

Istituto superiore di Sanità a rischio commissariamento per il buco 2011-2012. L'ipotesi del ministro Lorenzin al Consiglio dei ministri

Il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha intenzione di commissariare l'Istituto Superiore di Sanità. La decisione, che dovrà essere presa comunque in Consiglio dei ministri, sarebbe legata a buchi di bilancio relativi agli anni 2011 e 2012.

Domani mattina si dovrebbe riunire il direttivo dell'Istituto per decidere le eventuali misure a difesa dell'organismo. I sindacati interni hanno immediatamente espresso la loro preoccupazione. Uno sciopero e una manifestazioni era stato già indetto dai lavoratori del principale organismo di ricerca del ministero della Salute per il prossimo il 19 giugno per la situazione dei numerosi precari. Da molto mesi dentro l'istituto era cresciuta la preoccupazione per il bilancio della struttura tanto da rendere difficile assicurare il rinnovo dei contratti per gli esperti nei progetti di ricerca. La gestione contestata riguarda il periodo durante il quale alla presidenza c'era Enrico Garaci e alla direzione Monica Bettoni

La situazione economica dell'Istituto superiore di Sanità, in disavanzo finanziario sia nel 2011 (-26,062 milioni) che nel 2012 (-4,244 milioni) era già finita nel mirino della Corte dei conti che a fine 2013 aveva indicato nella sua relazione sull'ente legata proprio ai due anni in questione, il buco che avrebbe dovuto avere come conseguenza la decadenza degli organi (tranne il collegio dei revisori o sindacale) e il commissariamento, come prescrive la legge (111/2011) in caso di due anni consecutivi di disavanzo.

La Corte nella sua relazione aveva anche invitato l'Iss a fare particolare attenzione ai saldi negativi sia di parte corrente che in conto capitale e a ridurre «la mole dei residui, in particolare passivi, seppure in decremento di circa il 16% nel 2012». (VEDI )

Se questo dovesse accadere e se la prassi fosse seguita alla lettera (ma la decisione spetta al ministro e al Consiglio dei ministri nel suo complesso) , a fare le spese dei risultati negativi di gestioni precedenti al loro insediamento potrebbero essere l'attuale presidente dell'Istituto, Fabrizio Oleari, scelto a inizio 2013 dall'allora ministro Renato Balduzzi (VEDI ) (ma insediato a marzo 2013) e il neo-direttore generale Angelo Lino Del Favero, insediato nella carica il 19 marzo scorso (VEDI ).