Dal governo

Commissariamento Iss, Lorenzin: «Un atto dovuto che permetterà la riorganizzazione»

Il commissariamento dell'Istituto superiore di sanità «é un atto dovuto, una misura necessaria» che va, tuttavia, presa «come un fatto positivo che ci permetterà di riorganizzare l'Istituto». Lo ha affermato il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, a margine dell'audizione in commissione Affari sociali della Camera per lo stato di avanzamento del Patto della Salute. «Tengo a precisare - ha proseguito - che noi abbiamo rispettato la norma, avendo l'Istituto superiore di sanità avuto una perdita di 26 milioni di euro per il 2011 e di 4 milioni 348mila euro per il 2012, e che non c'é alcuna responsabilità da parte del presidente in carica, che é stato nominato in un periodo successivo».

Ribadendo che si é trattato di una misura necessaria, Lorenzin ha chiarito che il commissariamento permetterà «all'interno della riforma degli enti e degli istituti di ricerca che stiamo predisponendo con il ministro Madia, di rafforzare le funzioni dell'Iss che per me - ha spiegato - deve diventare un grande istituto di ricerca, con più mezzi, perché oggi l'Iss ha pochissima disponibilità anche per la manutenzione dei macchinari e dei laboratori, oltre che per sviluppare nuove linee di ricerca».

Quanto alla posizione dei sindacati, rispetto al commissariamento, il ministro ha sostenuto: «Capiamo l'azione dei sindacati, la nostra é un'operazione fatta con il ministero dell'Economia, il nostro compito é far rispettare la legge e permettere all'Iss di continuare a lavorare, lavorare meglio e avere possibilmente anche più disponibilità economiche». Quanto, infine, al problema degli oltre 500 precari dell'Istituto superiore di sanità, il ministro ha affermato che si tratta di «una annosissima quesitone, che riguarda tutto il settore della ricerca e non solo, e nelle mie volontà c'é quella di valorizzare anche le figure professionali che - ha concluso - vanno inserite in un percorso professionale più forte di quello attuale».