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Debiti Pa: così le Regioni possono incassare gli 800 milioni in più per il 2014. Lo schema di decreto dell'Economia

Pronti alla cassa gli 800 milioni in più per il 2014 destinati agli enti sanitari per la copertura dei debiti con i fonitori. Le istruzioni per l'uso sono contenute in uno schema di decreto dell'Economia appena trasmesso alle Regioni per l'esame e la successiva intesa.

Il decreto prevede l'erogazione dei 6 miliardi previsti dal decreto sui debiti Pa 66/2014, di cui 3 miliardi vanno agli enti locali per i loro debiti, 2,2 a Regioni e Province autonome ma per i debiti non sanitari e 800 milioni, appunto, sono per saldare i creditori del Ssn.

Le risorse servono come anticipazione che servirà a saldare i debiti maturati al 31 dicembre 2013 e comunque quelli per i quali sia stata emessa fattura o richiesta di pagamento "equivalente" entro questo termine (anche rispetto ai debiti fuori bilancio che però abbiano i requisiti per riconoscere la data del 31 dicembre 2013).

La procedura per quelli sanitari prevede che le Regioni e le Province autonome interessate trasmettano entro il 15 settembre all'Economia la richiesta del presidente e del resposabile finanziario.

L'anticipazione da concedere la stabilirà un decreto dell'Economia entro il 30 settembre, proposrzionalemnte alle richeste e, naturalmente, finché ci sarà la disponiiblità economica. La Stato Regioni avrà tempo fino al 20 settembre per individuare modailità di riparto diverse dal criterio proprozionale.

Per ottenere l'anticipazione la prassi da seguire è quella indicata nel decreto legge 35/2013:

a) predisposizione, da parte regionale, di misure, anche
legislative, idonee e congrue di copertura annuale del rimborso
dell'anticipazione di liquidità verificate dal Tavolo di verifica
degli adempimenti;
b) presentazione di un piano di pagamento dei debiti certi,
liquidi ed esigibili comprensivi di interessi secondo quanto previsto da contratti, accordi di fornitura o accordi transattivi tra le parti. Il Tavolo di verifica degli adempimenti regionali verifica la coerenza con le somme assegnate alla singola regione ;
c) sottoscrizione di apposito contratto tra l'Economia e la Regione
in cui sono definite modalità di erogazione e di restituzione delle somme, comprensive di interessi e in un periodo non superiore a 30 anni.

R anche per tutto il resto le regole restano quelle indicate nel Dl 35/2013.