Dal governo

Farmaci, il grande risiko dell'Aifa

Grande risiko in sanità. Se per Agenas è ormai fatta con la nomina di Francesco Bevere, attuale Dg della Programmazione del ministero della Salute, per Aifa i giochi sono ancora aperti.

Giovedì alla conferenza straordinaria Stato-Regioni (VEDI ) andrà non solo la nomina (conferma) del direttore generale, Luca Pani, ma anche quella dei 4 nuovi membri del Consiglio di amministrazione (2 scelti dalla salute e 2 dalle Regioni) e del presidente. Come Dg il ministero conferma appunto di voler riproporre l'attuale, Luca Pani, e come presidente sembra sicura l'ulteriore conferma di Sergio Pecorelli.

Ma per il Cda cosa accadrà? Intenzione delle Regioni sembra quella di voler tenere per ora le bocce ferme (ma a tempo) con la conferma di Giovanni Bissoni, mentre al posto di Romano Colozzi, ex assessore al bilancio lombardo che non partecipa più al Cda dopo la sua nomina a segretario generale del Consiglio regionale, andrebbe un altro lombardo.

Dubbi invece sulle nomine che spettano al ministero della Salute. L'ipotesi è di sostituire almeno l'epidemiologo Giuseppe Traversa, che a suo tempo ha sostituito Silvio Garattini, che al di là delle indubbie competenze potrebbe scontare la sua indipendenza.

Sempre in Aifa poi c'è anche il problema del contratto per l'informatizzazione, dai costi non secondari e quindi tutto da rivedere. E ancora la possibile, ma per niente scontata, non riconferma nell'incarico di Paolo Siviero, attuale coordinatore dell'area strategie e politiche del farmaco e del centro studi dell'Agenzia.

Tutto questo dovrà poi fare i conti a suo tempo con la riforma che il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha annunciato per Aifa, Agenas e Iss per fine agosto. Ma il tavolo che avrebbe dovuto essere già al lavoro sulle riforme non è ancora aperto. Senza scordare l'impaccio politico del vuoto aperto dalle dimissioni del presidente della conferenza, l'emiliano Vasco Errani (VEDI ).

Un risiko, appunto. E tanti interessi in gioco. Per di più mentre si aprono i giochi per l'applicazione del Patto, che ai farmaci dedica un capitolo sicuramente non secondario. (r.tu.)