Dal governo

Prima fecondazione eterologa alla clinica Matris di Milano. Ispezioni dei Nas. Pd: «Intervento sproporzionato»

La prima gravidanza da fecondazione eterologa dopo l'abolizione del divieto previsto dalla legge 40 è subito entrata nel mirino del ministero della Salute, che oggi ha inviato i carabinieri del Nas alla clinica Matris di Milano, dove Severino Antinori, uno dei pionieri della fecondazione assistita, direttore della clinica, è riuscito a ottenere il concepimento. L'intento, si spiega dal ministero, sarebbe di verificare le modalità con cui l'intervento è stato condotto in assenza di linee guida.


Un intervento percepito come un'intmidazione da parte dei diretti interess ati. «Abbiamo annunciato di aver ottenuto una gravidanza con la fecondazione eterologa - spiega Antinori - la prima in Italia dopo l'abolizione del divieto previsto dalla legge 40. Una buona notizia. E immediatamente il ministro Lorenzin ha mandato i Nas
nella mia clinica di Milano, nonostante la sentenza della Corte
costituzionale preveda ormai da mesi la possibilità di praticare la
fecondazione eterologa nel nostro Paese».

«Sono felice per la notizia della gravidanza ottenuta con l'eterologa - continua -ma non posso non rimarcare quest'azione intimidatoria
e persecutoria nei confronti miei, ma soprattutto delle coppie. Ho agito secondo le regole. Dopo la sentenza della Corte
costituzionale la fecondazione eterologa si può praticare in Italia,
tranne che per il ministro Lorenzin, che appunto sta mettendo in atto
una serie di impedimenti».

E proprio nei confronti dell'ispezione dei carabinieri della salute,
che hanno fatto i loro accertamenti questo pomeriggio nella clinica
Matris di Milano, Antinori ha dato mandato al suo legale, Francesco
Caroleo Grimaldi, "di intraprendere tutte le azioni - spiega
l'avvocato - a tutela dei suoi diritti, ma soprattutto di quelli delle
coppie, che finalmente non sono più costrette ad andare all'estero e a
sobbarcarsi tutte le spese. Del resto, sono passati parecchi mesi da
quando la Consulta si è pronunciata, ed è assurdo che non sia stato
emanato alcun provvedimento pro-tempore per attuare quanto previsto.
Andiamo dunque avanti in questa nostra battaglia, che è una battaglia
di civiltà".


Pd: «intervento sproporzionato». «Esprimiamo perplessità per un
intervento così deciso - afferma Donata Lenzi, capogruppo Pd della commissione Affari sociali della Camera - diremmo sproporzionato, quale l'invio dell'ispezione dei Nas da parte del ministero della Salute presso la
clinica Matris di Milano, a fronte di una sentenza della Corte che,
facendone cadere il divieto, ha aperto la strada alla fecondazione
eterologa».

«Sottolineiamo inoltre - conclude - che l'agire in assenza di linee
guida non costituisce di per sé un crimine, se ci si è comportati
attenendosi alla migliore pratica medica».

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