Dal governo

Corte dei conti, relazione flussi di cassa 2011-2013: spesa stabile, crescono i pagamenti, è boom per i beni (sanitari e non sanitari)

La spesa sanitaria delle Regioni, caratterizzata da trasferimenti (e da una minima parte di gestione diretta), è stabile nel triennio. Crescono i pagamenti correnti degli enti dei servizi sanitari regionali che passano da 113,8 miliardi. del 2011, a 119,2 miliardi. del 2013. E naturalmente, trattandosi di pagamenti, cresce tra le voci più delle altre quella relativa all'acquisto di beni (nel 2013 registra +13,55% con quelli sanitari a +14,33% e quelli non sanitari invece a -2,56%). Anche se la voce di maggior costo è quella dei servizi (che però è in calo): nel 2013 sono stati pagati 15,9 miliardi per beni e 52,5 per servizi. Tra questi 15,3 miliardi sono per i beni sanitari e 42,2 per i servizi sanitari.

L'analisi dell'andamento della finanza territoriale e l'analisi dei flussi di cassa in base ai dati Siope (Sistema informativo delle operazioni degli Enti pubblici) è nella relazione per il 2011, 2012 e 2013della Corte dei conti, sezione autonomie (VEDI ).

Per quanto riguarda la sanità, la parte più consistente delle operazioni di pagamento sono le spese correnti: 114,2 miliardi di euro nel 2011, 118,6 miliardi nel 2012 e 119,6 miliardi nel 2013, rispettivamente il 95,93%, 96,09% e 96,60% del totale pagamenti.

Le spese in conto capitale sono basse, invece, in rapporto al totale dei movimenti in uscita (pagamenti): a 3 miliardi nel 2011 (2,53% del totale pagamenti), 2,6 miliardi nel 2012 (2,12%) e 2,5 miliardi nel 2013 (2,03%), con una riduzione a fine triennio di circa -507,5 milioni di euro (-16,82%).

Le operazioni finanziarie, che non dovrebbero incidere sulle entrate e sulle spese (sono solo partite contabili, di cui non c'è nemmeno dettaglio) perché – dice la relazione "la parte più consistente degli importi è sintetizzata in una generica voce residuale" sono 1,8 miliardi nel 2011 (1,54% del totale pagamenti), 2,2 miliardi nel 2012 (1,79%), 1,8 miliardi nel 2013 (1,38%)

Il totale dei pagamenti al netto delle operazioni finanziarie è calcolato in circa 110,4 miliardi nel 2011, 114,1 miliardi nel 2012 e 115,3 miliardi nel 2013, con un incremento di 4,8 miliardi rispetto al 2011 (+4,41%). Ma la relazione sottolinea che l'aumento è dovuto in buona parte all'aumento dal 2011 al 2012 (+3,7 miliardi, +3,4%). Quindi nel 2013 l'aumento sarebbe solo di 1 miliardo (+1%).

Poi nella relazione c'è l'analisi per singole voci di spesa

Personale. Nel 2013 sul 2012 -2,68% (nel 2012 sul 2011 era -1,4%)

Beni (sanitari: prodotti farmaceutici, materiali diagnostici, prodotti chimici, materiali protesici, lastre RX, mezzi di contrasto RX, ecc.; non sanitari: prodotti alimentari, combustibili, carburanti, supporti informatici, cancelleria, pulizia, ecc.). In generale nel 2013 sul 2012 registrano +13,55% (nel 2012 sul 2011 era +19,75%). Per quelli sanitari in particolare le percentuali sono +14,33% nel 2013 sul 2012 ed erano +20,52% nel 2012 sul 2011. Per quelli non sanitari le due percentuali sono -2,56% e +5,66%.

Servizi. In generale i pagamenti registrano -0,54% nel 2013 sul 2012 ed erano +3,71% nel 2012 sul 2011. Per quelli sanitari le due percentuali sono rispettivamente -1,64% e +0,88%, mentre per quelli non sanitari +4,24% e +18,11%.

Pagamenti per contributi e trasferimenti a soggetti pubblici. Le percentuali sempre riferite al 2013 sul 2012 e al 2012 sul 2011 sono: +5,32% e +26,76%, ma nella relazione si sottolineano forti differenze regionali. Ad esempio nel 2013 la Liguria registra un +100% (99,8% nel 2011 e 94,9% nel 2012), le Marche 96,8% (93,5% nel 2011 e 95% nel 2012), la Lombardia83,1% (78,5% nel 2011 e 84,9% nel 2012).

Pagamenti per contributi e trasferimenti a soggetti privati. Le percentuali sono -2,56% e +4,35% ma in Molise arrivano al 98,1% (82,1% nel 2011 e 83,1% nel 2012), in Valle d'Aosta all'83,1% (99% nel 2011 e 62% nel 2012), a Bolzano al 94,8% (98,7% nel 2011 e 99% nel 2012) e in Calabria all'81,5% (90% nel 2011 e 16% nel 2012).

Pagamento di altre spese correnti (rimborsi, godimento beni di terzi, interessi passivi, imposte e tasse, altre spese correnti). Nei due periodi si ha rispettivamente -2,56% e +4,35%

Spesa per interessi e oneri finanziari. Cala del -11% nel 2013 sul 2012 mentre registrava +4,77% nel 2012 sul 2011.

Procapite. A livello procapite si registra un +0,41% nel 2013 sul 2012 ed era +6,40% nel 2012 sul 2011. In particolare la relazione sottolinea che la spesa procapite complessiva di parte corrente a livello nazionale è nel 2013 di 2.005 euro (1.884 euro nel 2011 e 1.996 euro nel 2012), quella delle Regioni a statuto ordinario (2.022 euro nel 2013) è di poco superiore alla media nazionale (1.987), mentre quella delle Regioni a statuto speciale (1.908 euro nel 2013) è leggermente al di sotto della media nazionale.

Nelle conclusioni della relazione, a proposito della sanità, la Corte sottolinea che c'è «scarsa chiarezza che deriva dalle modalità di registrazione nelle contabilità speciali delle anticipazioni dallo Stato e dei relativi rimborsi, perché non è mai chiaro quanto di queste movimentazioni abbia una valenza puramente contabile e quanto, invece, incida sulla gestione effettiva. Appare necessario che vengano adottate regole comuni, e, soprattutto che queste regole siano effettivamente seguite da tutte le Amministrazioni».

E aggiunge che va segnalato che il Siope potrebbe non intercettare integralmente la spesa sanitaria perché non individuerebbe «somme trasferite ad enti che operano in campo sanitario (es. centrali di committenza) le cui operazioni non refluiscano con imputazione agli enti sanitari per conto dei quali effettuano acquisti».

Comunque la spesa sanitaria delle Regioni, caratterizzata da trasferimenti (e da una minima parte di gestione diretta), è stabile nel triennio. Nel 2013 resta sostanzialmente sui livelli del 2012, dopo l'aumento contenuto (+1,47%) rispetto al 2011. Le maggiori entrate dovute ai decreti 35 e 102/2013 (pagamenti debiti Pa) «non sembrano aver inciso sul livello di spesa, e il fenomeno dovrà essere ulteriormente indagato».

Infine, analizzando la situazione dal punto di vista degli enti dei servizi sanitari regionali la relazione sottolinea che «si rileva un andamento in crescita dei pagamenti correnti (da 113,8 miliardi. del 2011, a 119,2 miliardi. del 2013), cifre che potrebbero essere ritoccate in aumento per effetto di operazioni che non risultino dal Siope» per i motivi descritti.