Dal governo

Riparto, nuovo altolà della Campania. Accordo sugli standard ospedalieri. Regioni benchmark Umbria Emilia Romagna e Veneto

Riparto 2014 in stand-by. La Campania punta i piedi e impone un immediato altolà al meccanismo classico: il governatore Stefano Caldoro, con l'avallo della Puglia (mentre il Lazio si accontenta della rideterminazione del numero di abitanti che gli ha fruttato circa 100 mlioni in più), torna a chiedere l'inserimento dell'indice di deprivazione accanto agli altri parametri (popolazione, età, etc..) e obbliga, di fatto, le Regioni alla ricerca di una mediazione. Che potrebbe arrivare utilizzando l'aumento del fondo 2014 rispetto a quello 2013 - circa 2,5 miliardi - con l'assegnazione "autogestita" delle risorse: il classico "lapis" con cui i governatori hanno chiuso i riparti degli ultimi anni.

Dei criteri indicati nella legge 662/96 solo i primi due vengono utilizzati. La proposta della Regione Campania è di includere un indicatore basato sui tassi di mortalità e uno sullo stato socio-economico, come proxy dello stato di salute della popolazione e dei suoi bisogni sanitari.
La richiesta trova l'immediato stop della Lombardia e già Toscana ed Emilia Romagna si muovono alla ricerca di una mediazione, che partirà già lunedì prossimo in vista dell'ultimo appuntamento utile entro la pausa estiva, giovedì 7 agosto.
Intanto si conferma la rosa delle Regioni benchmark: il 2014 (che fa capo ai risultati 2012) vedrà di nuovo Umbria, Emilia Romagna e Veneto come "parametri" per l'individuazione dei costi standard.

Tutti d'accordo invece sugli standard ospedalieri, con ritocchi proposti in emendamenti di scarso rilievo - soprattutto tecnici - proposti da governo e regioni.