Dal governo

ANTEPRIMA/Farmaci e dispositivi medici: le fatture possono attendere

di Rosanna Magnano e Roberto Turno (da Il Sole-24 Ore del 20 settembre) (analisi su Il Sole-24 Ore Sanità del 23 settembre)

Ancora 201 giorni per rimborsare i dispositivi medici (dalle Tac alle siringhe) e 160 in media per onorare le fatture dei farmaci. E uno scoperto totale verso i fornitori che si attesta alla rispettabile quota di 6,8 mld. Con le regioni del Sud e quelle sotto scacco per i debiti che restano i pagatori più scomodi per le imprese: il Molise onora i debiti per i dispositivi in media dopo 862 giorni e "soltanto" dopo 584 giorni per i medicinali. E poi le due perle dei debitori che nessuna impresa vorrebbe avere, entrambe in Calabria dove ieri il Governo ha nominato commissario Luciano Pezzi, generale in pensione della Gdf: l'ospedale «Mater Domini» di Catanzaro salda i debiti dopo quasi 4 anni (1.402 giorni, 46 mesi), l'azienda provinciale di Cosenza dopo 3 anni (1.025 giorni, 34 mesi) che intanto però hanno avuto (e impiegato) la "merce". Hai voglia ad aprire la cassaforte per onorare i debiti della Pa: in sanità, anche per effetto dei nuovi ritardi che si sommano a quelli vecchi, la musica è cambiata, certo. Ma altrettanto certamente, non ancora abbastanza. Come confermano le più recenti statistiche di Assobiomedica (dati a fine luglio) e di Farmindustria (fine giugno). Per i dispositivi medici lo scoperto è di 3,57 mld: erano 4 mld circa un anno fa. E i 201 giorni medi di ritardo nei pagamenti, sono fondamentalmente in linea con quelli dei mesi precedenti: 14 in meno dall'inizio dell'anno, ma praticamente pari a quelli di tre mesi prima e poco sotto i 204 del mese precedente. Basilicata (862 giorni) e Calabria (841) sono le regioni peggiori, mentre Valle d'Aosta (60), Trentino (83), Lombardia (92) e Marche (94) sono le più veloci a pagare.
Il debito per i farmaci è invece di 3,2 mld, in calo del 10% rispetto a marzo. Notevole (62 giorni) la diminuzione dei tempi di pagamento rispetto a 16 mesi prima, ma pressoché pari a quello di fine 2013. La diminuzione si registra in 14 regioni su 20, anche in Molise che pure resta la star dei ritardi. I crediti per i farmaci scontano ancora una volta più rischi nelle regioni sotto piano di rientro, dove vale il 61% del totale dei crediti delle imprese.