Dal governo

Prodotti a base di cannabis, il testo dell'accordo Lorenzin-Pinotti

Garantire l'unitarietà nell'impiego sicuro di preparazioni magistrali di sostanze di origine vegetale a base di cannabis ed evitare il ricorso a prodotti non autorizzati, contraffatti o illegali. Rendere possibile l'accesso alle terapie a costi adeguati, grazie a una produzione nazionale certificata. Questi gli obiettivi dell'accordo di collaborazione sottoscritto dalle ministre della Salute Beatrice Lorenzin e della difesa Roberta Pinotti. L'intesa prevede l'avvio di un progetto pilota per la produzione nazionale di sostanze e preparazioni di origine vegetale a base di cannabis.
Attualmente esiste un solo medicinale a base di estratti di cannabis sativa, disponibile sul territorio nazionale autorizzato all'immissione in commercio, indicato come trattamento per alleviare i sintomi a pazienti adulti affetti da spasticità, moderata o grave, dovuta a sclerosi multipla. I medici che intendono prescrivere ai loro pazienti sostanze o preparazioni di origine vegetale a base di cannabis, diversi da tale medicinale o per altre condizioni patologiche devono richiedere l'importazione di prodotti in commercio all'estero.

La produzione di sostanze e preparazioni di origine vegetale a base di cannabis si svolgerà presso lo SCFM - Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze. «L'individuazione dello SCFM come officina di produzione garantisce - ha sottolineato il Ministro Roberta Pinotti - elevate capacità chimico-farmaceutiche e la produzione in un luogo in sicurezza». «E' la risposta ai pazienti con patologie gravi come Sla, sindrome di Tourette e sclerosi multipla - ha commentato Beatrice Lorenzin -. Persone che necessitano dei farmaci con il principio attivo della cannabis. I farmaci costeranno meno della metà di quanto ora si spende per importare il principio attivo, circa 15 euro al grammo. La produzione nello stabilimento di Firenze abbatterà ancora di più i costi e ci garantisce la sicurezza necessaria. Non è un via libera all'autocoltivazione».

I farmaci prodotti verranno impiegati dietro prescrizione medica nella terapia del dolore, in particolare per alcune patologie del sistema neurovegetativo. Lorenzin ha infine sottolineato l'impegno del ministero nella promozione della terapia del dolore, inserita nell'Agenda del semestre europeo. Ma la ministra tiene a precisare: «Sono contraria a leggi che autorizzino l'autocoltivazione della cannabis: sono provvedimenti che trovo naif. Noi abbiamo inserito la produzione e la coltivazione del principio attivo della cannabis all'interno del ministero della difesa- ha aggiunto lorenzin- questo fa capire l'inquadramento della vicenda».