Dal governo

Big Pharma a Palazzo Chigi: obiettivo lavoro. Farmindustria: «Faremo la nostra parte»

Il premier Matteo Renzi ha incontrando a palazzo Chigi i big mondiali del settore farmaceutico. «Questo paese deve tornare a crescere, solo così può uscire dalla crisi. Ho visto in questo una grossa determinazione del premier e noi siamo pronti a fare la nostra parte, abbiamo le carte in regola per aiutare il paese». Così il presidente di Farmindustria Massimo Scaccabarozzi, al termine dell'incontro a palazzo Chigi tra numerosi dirigenti dell'industria farmaceutica e una delegazione del governo. «Per la prima volta un primo ministro incontra un gruppo di Ceo mondiali dello stesso settore, gliene va dato atto. Per noi questo è un segnale molto positivo - ha spiegato Scaccabarozzi-. Siamo un settore che può rappresentare qualcosa di importante per l'economia del paese: abbiamo creato 1.600 posti di lavoro per gli under 30 solo nel 2014, ci eravamo già impegnati con renzi per quota 2000 entro il 2015».
Nel corso dell'incontro, ha spiegato sempre il presidente di Farmindustria, non si è parlato di articolo 18 e Tfr: «si è parlato della volontà di dare lavoro ai giovani. Per noi c'è tutto l'appoggio al governo per sostenere il mondo del lavoro e ridurre la disoccupazione. Se il governo vuole andare in una determinata direzione, se ha la fiducia del 40% si deve ascoltarlo. L'obiettivo del governo è sfidante, noi vogliamo
fare la nostra parte».

Obiettivo lavoro. L'obiettivo dell'incontro, spiegano fonti di governo, è stato fare il punto sull'impegno dell'esecutivo in un settore strategico come quello farmaceutico e sull'attrazione di investimenti in Italia: «È, in sostanza, un esempio del tipo di approccio con cui il premier affronta la questione lavoro: non solo articolo 18, ma creazione di occupazione a 360 gradi puntando anche su settori innovativi e ricerca», sottolineano le stesse fonti che ricordano come qualche mese fa Renzi, in una visita agli stabilimenti Merck in Puglia, aveva chiesto al settore farmaceutico 1.500 nuovi posti di lavoro entro 2015. Un appello cui il settore ha risposto con 1.600 posti nel 2014.

Alla riunione hanno preso parte anche alcuni ministri: il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, quello dello Sviluppo Federica Guidi, quello delle Riforme Maria Elena Boschi, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Luca Lotti, i consiglieri economici di palazzo Chigi Marco Simoni e Marco Fortis.
Per le aziende, John Lechleiter e Eric Baclet (Ely Lilly), Belen Garijo e Antonio Messina (Merck Serono), Andrew Witty e Daniele Finocchiaro (GlaxoSmithKline), Joseph Jimenez e Georg Schroeckenfuchs (Novartis), Christoph Franz e Maurizio de Cicco (Roche), Joaquin Duato e Massimo Scaccabarozzi (Johnson and Johnson), Olivier Brandicourt e Giovanni Fenu (Bayer), Alberto Chiesi (Chiesi farmaceutici), Lucia Aleotti (Menarini), Lamberto Andreotti e Roberto Tascione (Bristol-Myers Squibb).