Dal governo

ESCLUSIVA/ Ecco cosa cambierà per il personale e per i neodottori nel Ssn

Prende forma la bozza del ddl delega su gestione e sviluppo delle risorse umane del Ssn messa a punto dal Tavolo politico ex art. 22 del Patto per la salute. Il ddl delega il Governo a emanare entro 180 uno o più decreti. Ecco i principali criteri direttivi:

Accesso del personale al Ssn. Requisiti di accesso sono il titolo di formazione di base e l'abilitazione all'esercizio della relativa professione. Previsto l'inserimento «nell'azienda per lo svolgimento delle attività proprie della professione in coerenza con il grado di conoscenze, competenze ed abilità acquisite, tenendo conto delle disposizioni previste nell'ambito della Contrattazione collettiva di settore, previa soppressione di un numero di posti nelle dotazioni organiche delle aziende ed enti sanitari equivalenti nel piano finanziario».

Al termine del periodo di prova, è prevista la possibilità di accedere in soprannumero a una scuola di specializzazione di area sanitaria. Protocolli d'intesa disciplineranno le modalità di frequenza del corso, lo svolgimento della parte teorica presso la sede universitaria e della parte pratica presso l'azienda di appartenenenza.

Riforma degli ordinamenti didattici. Oggetto della delega anche la ridefinizione degli ordinamenti didattici dei corsi di laurea e delle scuole di specializzazione di area sanitaria. Da definire (riformulando lo schema di contratto di formazione specialistica) anche le modalità per l'inserimento - nell'ultima fase del corso di specializzazione - all'interno delle aziende Ssn inserite nella rete formativa. La valutazione finale del medico resterà comunque in capo alla scuola di specializzazione.

Carriere. Sarà disciplinato lo sviluppo professionale di carriera della dirigenza, introducendo misure per una maggiore flessibilità nei processi di gestione delle risorse umane, definendo e differenziando all'interno della dirigenza medica e sanitaria percorsi di natura gestionale e percorsi di natura professionale. Prevista quindi una carriera professionale distinta da quella manageriale, stabilendo che «la retribuzione di posizione contrattuale e aziendale possa essere equivalente a quella prevista per i direttori di struttura complessa e che le indennità contrattualmente definite per la parte tabellare della retribuzione e per l'esclusività di rapporto per i dirigenti di struttura siano attribuibili anche ai dirigenti con incarico professionale in identica misura». Saranno inoltre implementati sistemi di valutazione delle competenze professionali acquisite.

Stabilizzazione dei precari. Il Governo dovrà infine individuare, per assicurare l'erogazione dei Lea e la sicurezza delle cure, specifiche misure per la stabilizzazione del personale precario, attraverso concorsi, anche tenendo conto della riorganizzazione delle rete dei servizi.