Dal governo

Fondo non autosufficienza: via libera a 400 mln, ma 150 tolti alle famiglie. Disabili insoddisfatti

La social card potrà essere estesa ai cittadini extracomunitari, è quanto prevede un emendamento alla legge di Stabilità presentato dal governo.
Via libera della commissione Bilancio all'aumento da 250 a 400 milioni di euro del fondo per la non autosufficienza, compresa la Sla, per il 2015. I 150 milioni in più arrivano dal fondo per la famiglia, che passa da 298 a 148 milioni. Dal 2016 il fondo resta a 250 milioni. Lo prevedono emendamenti approvati come riformulati dal relatore.
In commissione sono state sollevate critiche proprio alla scelta di coprire l'intervento con il fondo per la famiglia, ma il relatore, Mauro Guerra (Pd), ha precisato che «queste risorse non sono sottratte a risorse già esistenti e destinate, ma provengono da risorse aggiuntive inserite con legge di stabilità, all'interno dei 500 milioni destinati alla famiglia» con cui si finanzia anche il bonus bebè. «Il tema della non autosufficienza - ha osservato Guerra - qualche rapporto sul sostegno alle famiglie ce l'ha».
L'aumento del fondo per la non autosufficienza era atteso e già stato annunciato dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Graziano Delrio, dopo un incontro con i malati di Sla, che avevano avviato una protesta proprio perché consideravano troppo esiguo il finanziamento iniziale.
Social card anche per i cittadini extracomunitari
Secondo quanto prevede un emendamento alla legge di stabilità presentato dal governo, la social card potrà essere estesa agli extracomunitari.

Sì all'aumento dei fondi per l'autorità garante per l'infanzia
Via libera della commissione Bilancio ad un emendamento alla Legge di Stabilità che aumenta a 650 mila euro annui fino al 2017 il finanziamento per l'autorità garante per l'infanzia e l'adolescenza. La proposta è firmata da diversi gruppi.

Critiche dai disabili
Arriva subito la dichiarazione della Federazione per il superamento dell'Handicap, così commenta il presidente Vincenzo Falabella: «Pessimi segnali giungono dalla Commissione Bilancio della Camera dove si sta esaminando il disegno di legge di stabilità 2015. La preoccupazione riguarda il Fondo per le non autosufficienze che, come si ricorderà, è stato oggetto di mobilitazione da parte di Fish e di una manifestazione del Comitato 16 novembre». Il capitolo sembrava chiuso dopo un duplice incontro con il ministro Poletti e con il sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri Domenico Del Rio.
«Con un comunicato stampa della presidenza del Consiglio dei Ministri e del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali vi era stata la garanzia di uno stanziamento di 400 milioni per il 2015, finanziamento che diventava strutturale e di pari importo per gli anni a venire. Un risultato enfatizzato da parte politica (4 miliardi in 10 anni) e apprezzato, pur con riserve, da parte associativa. Ovviamente questa affermazione attendeva una formalizzazione con uno specifico emendamento governativo alla legge di stabilità. E dalla Commissione la "doccia gelata": il Fondo per le non autosufficienze sarebbe sì rifinanziato a 400 milioni di euro, ma con una riduzione del Fondo per le famiglie. Ma non basta: per gli anni a venire lo stanziamento sarebbe limitato a 250 milioni di euro, cioè lo stesso importo contestato duramente quest'anno. Una cifra di 100 milioni inferiore allo stanziamento 2014», spiega ancora Vincenzo Falabella «Se tale ipotesi trovasse conferma negli atti ufficiali sarebbe un fatto gravissimo. Si preleva dal sociale per dare al sociale. Ma soprattutto qualcuno perde credibilità non solo di fronte a noi, ma di fronte al Paese. Contiamo quindi su una smentita ufficiale: il Fondo deve essere realmente strutturale e adeguato e, soprattutto, non si può sottrarre al sociale per dare al sociale. Si trovino altrove le coperture».

Soddisfatti i malati Sla.
Soddisfazione per il via libera della commissione Bilancio all'aumento da 250 a 400 milioni di euro del fondo per la non autosufficienza, ma con "cautela", in attesa di avere certezze sulla reale e definitiva destinazione dei fondi. È questo il commento di Mariangela Lamanna, vicepresidente del Comitato 16 novembre onlus delle persone malate di Sla, già sceso in piazza nelle scorse settimane per chiedere un aumento dei fondi. «Eravamo certi dell'impegno nella legge di stabilita; i 400 milioni dovevano essere garantiti. Adesso però - afferma Lamanna - la preoccupazione è capire bene il senso dell'emendamento presentato». Il punto, spiega, «è che questi fondi devono essere destinati esclusivamente all'assistenza domiciliare indiretta per i malati, per consentire alle famiglie con membri affetti da disabilità grave di potersi pagare un'assistenza dignitosa nelle proprie case». Infatti, avverte, «il nostro timore è che i fondi possano essere destinati alle residenze sanitarie per l'assistenza e non alle famiglie. Va chiarito che i fondi devono essere destinati ai malati e alle famiglie. Dunque, attendiamo certezze ulteriori su questo punto fondamentale». Se tuttavia «non ci dovessero essere sicurezze in tal senso - annuncia Lamanna - siamo pronti a protestare di nuovo, perchè non deve esserci distorsione di fondi e le Regioni non devono trovare il modo di utilizzare questi soldi per coprire i loro buchi di bilancio».