Dal governo

Doping: test a tappeto, positivo il 4,4% degli atleti non professionisti

di Lucilla Vazza

Il ministero della Salute ha pubblicato il rapporto sul doping nello sport amatoriale, dilettantistico e giovanile. Le verifiche sono state effettuate dalla Commissione per la vigilanza e il controllo sul doping del ministero, insieme ai Carabineri del Nas. Sotto la lente degli ispettori, 175 manifestazioni, soprattutto di ciclismo (29% controlli), seguite dal nuoto e dall'atletica. Degli 834 atleti controllati, (di cui 541 maschi e 293 femmine), 39 sono risultati inizialmente positivi ai test antidoping, due atleti stavano però seguendo una cura e dunque vanno esclusi dal computo, quindi i positivi sono stati 37 casi, pari al 4,4% del totale degli atleti sottoposti a controllo. In nove casi su dieci si è trattato di uomini. I controlli hanno riguardato le manifestazioni delle Federazioni sportive nazionali e delle discipline sportive associate e quelle degli enti di promozione sportiva. La sostanza maggiormente rilevata sia il testosterone e i suoi precursori con 7 casi di positività. A seguire, l'eritropoietina con 6 casi di positività.

Gli atleti hanno segnalato l'assunzione di sostanze lecite per incrementare il benessere fisico e migliorare le performance agonistiche. Tra i prodotti salutistici maggiormente consumati, gli integratori (59,4% sul totale) e gli aminoacidi e derivati (15% sul totale dei prodotti salutistici). Rispettoall'anno precedente, il primo semestre del 2014 ha fatto registrare lo stesso consumo di integratori e un lieve aumento nel consumo di aminoacidi e derivati (15,0% versus 11,2%).

Nuove frontiere di spaccio. Proprio il comandante dei Nas Cosimo Piccinno ha spiegato che la nuova frontiera delle sostanze è sempre di più il web, «Le mafie internazionali investono su farmaci illegali e contraffatti. Un euro investito su uno stupefacente rende 16 volte, sui farmaci 2500. Il giro d'affari accertato è di 50 mld l'anno ma c'è chi dice sia pari a 200», ha spiegato il comandante dei Nas «è nata la figura del cyber pusher. Le farmacie online stimate sono circa 40mila. L'acquisto di farmaci è anonimo e i prezzi economici, abbattuti anche del 60%-70%. Non c'è controllo e c'è un elevato rischio contraffazione».

LA RELAZIONE COMPLETA DELLA COMMISSIONE DI VIGILANZA SUL DOPING