Dal governo

Italiani grassi, vecchi e amanti dell'azzardo. Ecco come sta il Belpaese

di Roberto Turno

Più vecchi e più grassi. Più pigri e buoni bevitori. Sempre più amanti dell'azzardo e scommettitori incalliti, anche tra i giovani. Ma siamo anche il popolo che ha una speranza di vita alla nascita al top in Europa, che registra una mortalità infantile tra le più basse, che ha buone percentuali di guarigione per tumori e malattie circolatorie. È l'Italia a due facce della salute, anzi a mille facce divise a loro volta per le 21 regioni e province autonome del Belpaese. La foto di gruppo per capire come sta l'Italia, arriva dalla relazione sullo «Stato sanitario del Paese» presentato oggi dal ministero della Salute. Un check che mette in guardia, ma che insieme incoraggia e per i passi in avanti compiuti in questi anni. Che però non bastano ancora.

Le mille facce del Ssn e i tagli ai fondi
. Mentre i governatori contestano il Governo per i nuovi tagli ai fondi per la salute in arrivo nel 2015, e in (non singolare) coincidenza con l'ormai imminente varo della Manovra di bilancio per il prossimo anno, la relazione presentata da Beatrice Lorenzin non getta di sicuro del tutto la croce addosso al Servizio sanitario nazionale. Anzi. Ne riconosce capacità, organizzazione e quella forza di una comunità medica e scientifica, e di tutto il personale in genere del Ssn, che poi sono il motore della sanità pubblica. Con tutte le differenze del caso, è evidente. Di quelle regionali, dove la distanza tra le prime della classe (al centro-nord) stanno centomila leghe più avanti delle ultime (il sud). E dove gli sprechi, la corruzione, la burocrazia si annidano tra le mille pieghe del servizio sanitario. Aspetti non diffusi ma presenti, sebbene tutto questo per la verità il rapporto del ministero non lo dica. A dirlo sono i numeri ben noti, ma che la relazione non ripercorre nel dettaglio. E lo conferma anche la difficoltà di tenuta finanziaria del sistema in un momento in cui, davanti a una crisi economica prolungata, la sostenibilità del Ssn è sempre più messa in dubbio, tra assistiti che intanto rinunciano a curarsi per motivi economici e tagli dei servizi già in atto, in aggiunta a quelli che potrebbero scattare dal prossimo anno.

Italiani, vita lunga. Dei 60 mln di residenti al 1° gennaio 2014, gli ultra 65enni erano il 21,2%, i ragazzi fino a 14 anni il 14% e la popolazione in età attiva (tra 14-64 anni) era pari a quasi i 2/3 del totale. Vecchi in crescita, che è un bene e un male insieme: significa che si vive di più ma che si nasce meno. Intanto gli stranieri residenti sono cresciuti fino a 4,5 mln, il 7,4% del totale della popolazione, in crescita di 335mila unità dal 2012, quando erano il 6,8% dei residenti. La speranza di vita alla nascita nel 2012 era di 79,6 anni per gli uomini e di 84,4 per le donne: tra le più alte d'Europa. Così come la bassa mortalità infantile nelle classifiche internazionali: il 3,1 per mille nati vivi. Dunque lo 0,3 per cento. A dichiarare di star male o molto male è il 7,4% della popolazione sopra i 14 anni, che balza al 20% tra gli anziani.

Tumori killer: mille casi al giorno. Il 14,7% della popolazione è affetta da almeno una malattia cronica, con la prevalenza di malattie cardiocircolatorie e di tumori, che insieme causano i due terzi dei decessi. Tumori killer, insomma: ogni giorno si diagnosticano mille casi in più, pari a 366mila diagnosi all'anno: il 55% tra gli uomini, il 45% tra le donne. Ma il 70% dei tumori potrebbe essere prevenuto o diagnosticato in tempo se si adottassero stili di vita adeguati e si aderisse a screening e diagnosi precoci. Fossero sempre, ovunque e per tutti a disposizione, è chiaro. Ma ci sarebbero anche notizie positive sui tumori: cresce la percentuale di sopravvivenza (e di guarigione) a 5 anni dalla diagnosi, col 63% tra le donne e il 55% tra gli uomini.

Bimbi lontani dallo sport. La sana alimentazione e l'attività fisica sarebbero i migliori alleati per la nostra salute. Invece già i bimbi sono sempre più sedentari e obesi: il 22,2% tra gli 8-9 anni è sovrappeso e il 10,6% obesi. Di più: il 17% non ha mai praticato alcuna attività fisica. Con un consumo di frutta e verdura sempre troppo basso. E quanto all'attività fisica, ecco che la cattiva abitudine è generale ormai: ben il 31% degli italiani tra 18 e 69 anni è completamente sedentario. Mentre i fumatori sono 10,8 mln, con gli uomini che frequentano di più il tabacco (il 26,4%), a dispetto del calo di vendite di sigarette del 25%. E dei 32mila controlli dei Nas nei locali pubblici per sanzionare chi evade la legge sul divieto di fumo nei locali pubblici. E poi l'uso di alcool e di droghe. Consumiamo meno alcool nell'area Oms: 6,1 litri pro-capite all'anno contro 10,9 della media Ocse, ma con una decisa crescita tra le donne. Gli alcoldipendenti sono 69.770: 54.431 uomini e 15.339 donne. E gli alcoldipendenti sotto i 30 anni sono il 9,1%, segno di un pericoloso aumento tra i giovani.

L'azzardo e il male di vivere. Altro segno del viver male, della fatica di vivere, di di una società e di modelli e stili di vita che travolgono le personalità, dunque la salute. La tossicodipendenza: le persone prese in carico dai Sert (servizi per le dipendenze) sono 164mila. Al top l'uso di eroina (74,4%), poi la cocaina (14,8), quindi i cannabinoidi (8,7). Mentre i decessi droga-correlati sono stati 390 nel 2012 e l'eta media dei nuovi frequentatori di droghe è di 34,4 anni.
Ma c'è un'altra droga questi anni: il gioco d'azzardo. Che non solo asciuga le tasche e i (già magri in genere) conti corrente n banca, ma conduce a ludopatie molto pericolose. Sempre più diffuse. I giocatori patologici sono stimati tra lo 0,5% e il 2,3% dell'intera popolazione. Il 54% degli italiani ha dichiarato di aver scommesso almeno una volta negli ultimi 123 mesi, mentre gli scommettitori «problematici» sono tra l'1,3 e il 3,8% e quelli «patologici» tra lo 0,5 e il 2,2%. Con i giovani nuova frontiera sempre più sedotta dall'azzardo: quasi la metà dei ragazzi tra 15-19 anni gioca d'azzardo, il 7,2% sono «problematici» e il 3,2% «patologici». Una scommessa per la vita. E per la salute.