Dal governo

Sanità penitenziaria, verso lo sblocco del nuovo riparto

Pronto a passare al vaglio finale della Stato-Regioni il documento che contiene la nuova proposta di ripartizione delle quote 2014 per la sanità penitenziaria. La quota è sempre ferma a quei 167,8 milioni stanziati annualmente dal 2010. Quello che è stato parzialmente cambiato nel frattempo è il criterio di riparto. Abbandonato il metodo della "spesa storica", proprio dei dipartimenti del ministero di Giustizia, riprende il criterio utilizzato nel 2013, su cui da ultimo c'è stato l'ok della Conferenza Unificata del 16 ottobre 2014.

Il provvedimento stanzia i fondi per le Regioni ordinarie e per la Sardegna, che tra le autonome ha provveduto al trasferimento delle funzioni della sanità in carcere dal ministero della Giustizia a quello della Salute. Il Friuli Venezia Giulia, le Province autonome di Trento e Bolzano provvedono con risorse proprie. Alla Sicilia e alla Valle d'Aosta che non hanno completato le procedure per il passaggio, le rispettive quote vengono accantonate per poi essere eventualmente assegnate.