Dal governo

Polverone sui ticket in vista dell'incontro Governo-Regioni sull'articolo 22 del Patto salute

di Barbara Gobbi

Il tema in agenda è il rilancio del dialogo sull'articolo 22 del Patto per la salute dedicato al personale e in particolare alla riorganizzazione della formazione post universitaria dei medici. Ma il convitato - non più di pietra, visto il dibattito rilanciato oggi dalle agenzie di stampa - è la sempre calda questione ticket. Che teoricamente non sarebbe sul tavolo dell'incontro che si terrà in tarda mattinata al ministero della Salute e a cui parteciperanno anche le Regioni, l'Università e il Mef. Ma di fatto è sempre nei pensieri della ministra della Salute e dei governatori. Inevitabilmente: i tagli imposti dalla legge di Stabilità, che con le manovre degli anni precedenti ammontano a 6,2 miliardi, impongono una revisione della compartecipazione anche nell'ottica della riscrittura, annunciata come ormai al traguardo, del Dpcm sui livelli essenziali di assistenza.

Nulla di nuovo, sul fronte delle proposte: sul piatto c'è sempre la proposta tecnica elaborata dalle Regioni a settembre scorso, che mirava a metter mano alla esenzione di default al compimento dei 65 anni. A ricordare la misura è il coordinatore degli assessori regionali alla Salute Luca Coletto, che parla di «togliere l'attuale esenzione dal pagamento dei ticket sanitari al compimento dei 65 anni e prevederla solo per anziani con pensioni sociali, patologie gravi, per chi è disoccupato o per le famiglie numerose. Le esenzioni sui ticket vanno sicuramente riviste e adeguate alle nuove emergenze sociali come quelle della disoccupazione o quelle che riguardano le famiglie numerose e altro. I criteri sono già scritti nel Patto per la Salute e aspettiamo che il Governo faccia la sua proposta».

Ma - aggiunge Coletto - non possiamo, a fronte dei tagli previsti dalla Legge di Stabilità, prevedere ulteriori Livelli essenziali di assistenza (Lea) nel nuovo Patto per la salute: significherebbe far fallire le Regioni. I Lea e i ticket - spiega l'assessore - sono due facce della stessa medaglia: i Lea sono le cure che le Regioni devono erogare. Le esenzioni previste dai ticket aumentano o diminuiscono la capienza del budget».