Dal governo

Riparte il tavolo Mise sulla Farmaceutica. Prime scintille industria-sindacati

Riprende domani al ministero dello Sviluppo economico il Tavolo sulla farmaceutica. Intanto Federchimica e Farmindustria riprendono a confrontarsi (e a scontrarsi) con i sindacati. L'ultimo incontro - comunica una nota congiunta in risposta a un comunicato congiunto Filctem, Femca e Uiltec del 16 gennaio scorso - si è svolto lo scorso 12 gennaio: all'ordine del giorno l'attuazione di una norma contrattuale (art. 69 ultimo comma CCNL chimico-farmaceutico) secondo la quale entro i primi mesi del terzo anno di vigenza del CCNL le Parti nazionali si incontrano per prendere atto degli eventuali scostamenti significativi tra inflazione prevista e quella reale ed attuare la correlata variazione dei minimi da realizzarsi entro la medesima vigenza contrattuale.

«Lo scostamento in atto - si legge nella nota - tra inflazione prevista al momento del rinnovo del CCNL chimico-Farmaceutico (settembre 2012) e inflazione reale relativa al biennio 2013/2014 e prevista per il 2015, terzo anno di vigenza contrattuale, si presenta considerevole. Si tratta di una situazione eccezionale, che richiede quindi la necessità di impegnarsi per individuare tempestivamente soluzioni anche innovative ma rispettose delle disposizioni normative e contrattuali vigenti».

In questa direzione le Associazioni imprenditoriali di categoria hanno proposto alle Organizzazioni sindacali di avviare un percorso per dare piena attuazione alla disposizione contrattuale.

Il comunicato unitario di Filctem, Femca e Uiltec del 16 gennaio 2015 (vedi documento allegato) parla di occasione persa per definire anticipatamente la scadenza contrattuale, di mancato coraggio, di mancata autonomia, di mancata lungimiranza della Parte imprenditoriale.

«Dobbiamo precisare che nell'incontro del 12 gennaio - spiegano Federchimica e Farmindustria - non era in discussione l'anticipo della scadenza del contratto, ma l'individuazione di soluzioni concrete e coerenti con le regole definite dalle Parti, regole che fra l'altro nella scorsa vigenza contrattuale erano state puntualmente applicate per riconoscere un incremento retributivo aggiuntivo ai lavoratori del settore.
Federchimica e Farmindustria ritengono che credibilità e trasparenza siano fondamentali per la sopravvivenza di un Sistema di relazioni industriali utile e costruttivo. La storia, anche recente, delle relazioni industriali settoriali testimonia, non attraverso dichiarazioni, ma con i comportamenti e le scelte concrete realizzate, l'attitudine, la volontà e la capacità della Parte imprenditoriale a sostenere e rafforzare costantemente un modello di relazioni industriali partecipativo, caratterizzato dal dialogo continuo e finalizzato a soluzioni negoziali equilibrate e innovative realizzate, senza condizionamenti esterni, nell'esclusivo interesse delle imprese e dei lavoratori del settore e nel rispetto delle norme vigenti».

Dunque, conclude il comunicato congiunto di Federchimica e Farmindustria, «Non si comprende dunque la presa di posizione delle OO.SS., il senso e i toni della stessa che non hanno precedenti nel settore. Non si comprende soprattutto come questa scelta possa produrre effetti di natura positiva sui lavoratori e sulle aziende.
Federchimica e Farmindustria si augurano che questo possa essere considerato uno spiacevole incidente di percorso e che emerga al più presto una reale volontà di rispettare le intese sottoscritte nel ccnl, condizione indispensabile per salvaguardare il positivo sistema settoriale di Relazioni industriali e per riprendere un costruttivo confronto su temi di vitale importanza per il futuro dei lavoratori e delle imprese».