Dal governo

Lorenzin presenta domani la Commissione sulla medicina difensiva e responsabilità professionale del sanitario

Giovedì 26 marzo alle ore 12.30, il ministro della Salute Beatrice Lorenzin presenterà alla stampa la nuova Commissione consultiva per le problematiche in materia di medicina difensiva e di responsabilità professionale degli esercenti le professioni sanitarie.
La Commissione, presieduta dal Prof. Avv. Guido Alpa, presidente del Consiglio nazionale Forense, ha il compito di fornire al ministero della Salute idoneo supporto per l'approfondimento delle predette tematiche e l'individuazione di possibili soluzioni, anche normative.

Sul tema è intervenuta oggi la segretaria generale del Sindacato dei Medici Italiani-Smi, Pina Onotri, prendendo spunto dalle parole del sottosegretario alla salute, Vito De Filippo, e di quello alla Giustizia, Cosimo Ferri, nel corso del recente convegno, a Roma: "La responsabilità sanitaria. Problemi e prospettive" . Onotri ha espresso condivisione per quanto dichiarato dai due esponenti di governo, sulla necessità di un intervento legislativo organico e urgente sul tema della responsabilità medica: «Tutti – spiega - sono coscienti delle conseguenze umane, professionali, ma anche economiche di una normativa inadeguata e della diffusione di fenomeni crescenti di medicina difensiva. Il rapporto Marsh Risk Consulting, appunto, parla di circa 30 mila denunce l'anno e il sottosegretario De Filippo riferisce di una stima di costi, negli ultimi anni, di circa 10 mld di euro. Un'enormità».
«Eppure non si muove nulla – sottolinea il segretario generale Smi – a parte alcuni annuali, e lodevoli, convegni, sono diversi i progetti di legge in perenne attesa dell'esame del Parlamento. Nel frattempo, si è riusciti nell'assurdo: i cittadini si sentono insicuri e i medici pure. Sì perché i casi, presunti o reali, di malasanità sono costantemente sulle pagine dei giornali, il che crea confusione e sfiducia nelle persone, nonché un danno enorme alla sanità pubblica. Nel contempo i medici lavorano con la paura, anche perché ricevono denunce, quasi sempre ingiuste, come dimostrano le statistiche sulle sentenze, con un calvario giudiziario che li vede oberati anche di enormi spese assicurative e legali».
Lo Smi, quindi, da un lato auspica che si definisca con urgenza un testo unico dei vari ddl presentati al Parlamento, magari con un serio intervento del Governo, dopo una rapida consultazione con le rappresentanza sindacali mediche. Quindi, Pina Onotri rilancia: «è necessario un grande patto nazionale su tre assi: maggiore informazione per i cittadini, tutela effettiva del lavoro medico, accordo con l'avvocatura per una nuova cultura per la risoluzione alternativa dei conflitti. In questo senso, valutiamo positivamente la costituzione e presentazione, domani, della Commissione sulla medicina difensiva e sulla responsabilità professionale, da parte del ministro Lorenzin».