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Pillola dei 5 giorni dopo, Aifa: «Ricetta obbligatoria solo per le minorenni»

di Rosanna Magnano

L'Italia segue l'Ue sulla pillola dei cinque giorni dopo, ma non per le ragazzine. Le minorenni potranno infatti assumerla solo con la prescrizione del medico. Lo ha deciso la commissione tecnico scientifica dell'Aifa che ha approvato, per l'Italia, una disposizione che si discosta solo parzialmente
dalle indicazioni dell'Agenzia Europea del Farmaco. Scompare l'obbligo di eseguire il test di gravidanza .

«Il farmaco non ha grandi problematiche - dice il direttore generale dell'Aifa Luca Pani - ma sull'uso ripetuto e incontrollato non ci sono dati sufficienti per garantirne la sicurezza». Anche altri paesi hanno lasciato questo obbligo.

«Per tutelare le più giovani e visto che in Italia esiste la possibilità di prescrivere la pillola in ogni momento in ospedali e consultori, è stato deciso di lasciare questo limite. Si tratta - ha concluso - di una decisione ancora
più moderna di quella dell'Ema».

L'Agenzia europea dei farmaci (Ema) si era pronunciata favorevolmente - già alla fine del 2014 - sulla possibilità di rendere disponibile il contraccettivo di emergenza a base diulipristal senza il bisogno della ricetta. Il farmaco, spiegava l'Ema, è «un contraccettivo d'emergenza usato per prevenire gravidanze indesiderate se assunto entro 120 ore (5 giorni) da un rapporto sessuale a rischio, e agisce prevenendo o ritardando l'ovulazione. Il farmaco è più efficace se assunto entro le 24 ore». Dunque, sottolinea l'Ema, «rimuovere il bisogno di ottenere la prescrizione dal medico dovrebbe velocizzare l'accesso delle donne a tale medicinale e quindi aumentarne l'efficacia». Il via libera all'acquisto senza prescrizione medica è stato poi confermato all'inizio dell'anno dalla Commissione europea.

In Italia si è deciso di inserire una tutela in piu per le minorenni. Un orientamento già anticipato a metà febbraio da Pani, sebbene in sedi non ufficiali: «L'assenza della prescrizione per le minorenni - aveva sottolineato il direttore generale Aifa - la vedo problematica. Occorre far ragionare le giovani su simili eventi ed evitare che questo contraccettivo d'emergenza venga utilizzato come una caramella dopo la discoteca». Detto fatto.


L'ok dell'Osservatorio nazionale sulla salute della donna: «Ora Italia allineata all'Europa». L'osservatorio Onda accoglie con favore la decisione assunta dalla Commissione tecnico scientifica dell'Aifa. «Questa decisione - spiega Francesca Merzagora, presidente di Onda - contraddicendo il recente parere del Consiglio Superiore di Sanità, equipara il nostro Paese al resto d'Europa».

«È un risultato fondamentale nella battaglia condotta da Onda in questi ultimi tre anni - conclude - allo scopo di evitare che l'Italia fosse l'unico Paese in cui era richiesto un test di gravidanza per poter acquistare il farmaco. Niente ricetta ora, salvo che per le minorenni. Il pronunciamento di AIFA consente così alle donne italiane di avere gli stessi diritti delle europee, con la possibilità finalmente di accedere a questo presidio farmacologico senza ostacoli».