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Redditi Irpef 2014/ Lombardia al top, metà degli italiani non supera i 16mila euro. Volano le detrazioni: 64,4 mld

La metà dei contribuenti italiani non supera 16.213 euro di reddito complessivo dichiarato. È quanto emerge dalle dichiarazioni 2014 dei redditi Irpef sull'anno d'imposta 2013, a sei mesi dal termine di presentazione (30 settembre 2014). Lo rende noto il dipartimento delle Finanze del Tesoro, aggiungendo che la regione con reddito medio complessivo più elevato è la Lombardia (23.680 euro), seguita dal Lazio (22.310 euro), mentre la Calabria presenta il reddito medio più basso con 14.390 euro; nel 2013 il reddito medio nelle regioni del Sud e del Centro è cresciuto meno della media nazionale.

Gli imprenditori dichiarano meno dei lavoratori dipendenti. «I lavoratori autonomi hanno il reddito medio più elevato, pari a 35.660 euro, mentre il reddito medio dichiarato dagli imprenditori è pari a 17.650 euro. Il reddito medio dichiarato dai lavoratori dipendenti è pari a 20.600 euro, quello dei pensionati a 16.280 euro e, infine, il reddito medio da partecipazione in società di persone ed assimilate risulta di 15.670 euro», si legge nella nota del ministero. Il confronto con l'anno d'imposta precedente mostra una crescita del reddito totale da pensione (+2%) in linea con quanto osservato negli anni precedenti. Diminuiscono invece i redditi totali da lavoro dipendente (-0,1%), d'impresa (-2,2%), lavoro autonomo (-1,2%) e partecipazione (-3,6%).

Le deduzioni ammontano a circa 29,2 miliardi di euro, le detrazioni ammontano invece a 64,4 miliardi di euro e sono composte prevalentemente da quelle per: redditi da lavoro dipendente e pensione (63,3%), carichi di famiglia (20,4%), oneri detraibili al 19% (8,1%) tra i quali soprattutto spese mediche, spese per recupero edilizio (5,4%) e spese per l'efficienza energetica (2,3%).

Volano le addizionali Irpef di regioni e comuni. Secondo le dichiarazioni dei redditi 2014 l'Imposta media degli enti territoriali è stata di 370 euro (+2,8% rispetto all'anno precedente), mentre nei comuni è stata di 170 euro (+6,2%).