Dal governo

Giornata mondiale della salute/ Lorenzin: «Antibiotico resistenza nostra priorità insieme ai vaccini»

«Il tema della resistenza agli antibiotici è una priorità della nostra agenda, assieme ai vaccini. È un problema mondiale, uno di quelli su cui tutti i Governi devono intervenire e sono contenta che oggi se ne parli». La ministra della Salute Beatrice Lorenzin rientra sul tema caldo di queste ultime ore in occasione della conferenza stampa presso il ministero, per la giornata mondiale della salute 2015 dedicata alla sicurezza alimentare.
L'antibiotico resistenza è tornata al centro dell'attenzione mondiale dopo l'allarme lanciato ieri dal premier David Cameron, che ha ventilato il rischio di un «ritorno agli anni bui della medicina», sulla base di un rapporto-shock elaborato dal Dipartimento per la gestione delle emergenze nazionali di Downing Street, secondo cui 80mila inglesi rischierebbero di perdere la vita con la diffusione di una nuova generazione di batteri resistenti agli antibiotici: circa lo stesso numero di morti registrati a Londra con la «Grande peste» del 1665 quando scomparve un quinto della popolazione. Secondo il report, «senza farmaci efficaci anche le più semplici operazioni potranno essere a rischio fatale».

«Della questione antibiotici stiamo parlando da un anno e mezzo, abbiamo addirittura organizzato sulla questione un G7+1 durante il nostro semestre di presidenza Ue», ha affermato la ministra. «È un problema serio che insieme a quello dei vaccini è in cima alla nostra agenda . È un problema mondiale ed è uno degli elementi su cui tutti i Paesi del mondo si stanno focalizzando. Ma è anche un lavoro culturale sul quale fare grande formazione, perché gli antibiotici vanno usati soltanto quando li prescrive il medico». Quanto agli allevamenti, «all'alto tasso di antibiotici che vengono somministrati agli animali, fa da contraltare il basso tasso che si riscontra nella carne al momento in cui viene macellata e distribuita - ha aggiunto la ministra - negli ultimi 3 anni abbiamo ridotto del 30% la quantità di antibiotici nelle carni, ma bisogna fare di più. La resistenza agli antibiotici «è una causa di morte - ricorda Lorenzin - per questo lavoriamo sulla corretta prescrizione medica sugli umani senza abusarne fin dalla tenera età. Non è solo un tema di costi ma di salute pubblica». Poi la lotta agli antibiotici sugli animali «è alta e vigile e abbiamo una registrazione dei controlli forte di tutto quello che avviene nei nostri allevamenti».