Dal governo

Renzi: il 1° agosto 500 euro a 4 milioni di pensionati. Oggi il Cdm decide

da www.ilsole24ore.com

«Nessun pensionato perderà un centesimo. Noi scriveremo una nuova norma rispetto al blocco dell'indicizzazione che restituirà in tasca a 4 milioni di italiani il 1° agosto 500 euro a testa». Matteo Renzi ha scelto il palcoscenico dell'Arena, su RaiUno, per annunciare la soluzione scelta dal governo dopo la sentenza della Consulta che ha bocciato il blocco dell'indicizzazione delle pensioni deciso dal Governo Monti che oggi sarà al centro della riunione del Consiglio dei ministri. E ha incassato subito l'alt dello Spi-Cgil: «Bene, ma non se la può cavare con un bonus una tantum».

Rimborso parziale, fuori le pensioni oltre i 3mila euro
«Non sarà un rimborso totale - ha precisato il premier - che sarebbe di 18 miliardi. Significherebbe tagliare la scuola, il sociale e le strade. Sarebbe allucinante. Ci sono però due miliardi (quelli del tesoretto, ndr) che mi ero tenuto per la lotta alla povertà. Certo, avrei preferito darli a quelli con la minima ma dobbiamo attenerci alla sentenza». Saranno tagliate fuori dal rimborso una tantum le pensioni «oltre i 3mila euro».

La platea
Il blocco dell'indicizzazione delle pensioni scattato con il Salva Italia e poi bocciato dalla Consulta ha toccato una platea di circa 6 milioni di persone: quelle con un reddito da pensione superiore ai 1.500 euro mensili lordi. E' quanto emerge dal casellario centrale dei pensionati sul sito Inps, con dati aggiornati al 2013, dai quali risulta che sopra i 1.250 euro si trovano i pensionati che possono beneficiare di almeno 1,5 assegni. Adesso scattano i rimborsi dopo la decisione della Corte, che però, assicura il premier Matteo Renzi, non riguarderanno le pensioni oltre i 3.000 euro lordi: una platea in cui nel 2013 ricadevano oltre 5,1 milioni di pensionati.

Renzi: «Avrei preferito altra sentenza ma si rispetta»
«Non credo sia una sentenza politica», ha commentato Renzi. «La Corte è l'ultima istanza. La si accetta. È chiaro che avrei preferito un'altra sentenza ma non mi metto a fare polemiche con la Corte o con il precedente Governo o con il precedente Parlamento». «Se devo essere sincero - ha aggiunto - dico che non sono stato contento, ma dobbiamo difendere le istituzioni rispettandole».

Regionali: «Proviamo a vincerle tutte»
Domani il Consiglio dei ministri dovrebbe ratificare la scelta in un decreto, che rivelerà i dettagli sul metodo. «Hanno detto che non intervenivo sulle pensioni per paura delle regionali», ha detto Renzi. «Ma uno che guida un Paese non può avere paura delle elezioni». È agguerrito, Renzi, sulle regionali: «Il Pd ci ha preso gusto. È evidente che uno le vuol vincere tutte e sette, dappertutto. Vedremo. Noi ci proviamo». E sul suo futuro politico ha assicurato: «Faccio un giro, al massimo due. Ma la cosa importante è che non importa se a qualcuno non stai simpatico ma fare cose che servono. Sono quello che ero. E non farò politica per sempre. Confermo: si fanno due giri e poi si deve andare via. Solo in Italia si è consentito di restare sempre al potere».

Ripresa: «L'Italia può farcela»
Sulla ripresa Renzi ha spinto a un ottimismo cauto: «Vedo qualche segnale positivo. I dati dell'Istat sulla crescita del Pil vanno presi con buon senso. Bisogna continuare a lavorare e continuare a crederci. Io penso che l'Italia ce la possa fare. Diamoci una mano a far ripartire l'Italia». Il premier ha elogiato di nuovo il Jobs Act: «Ora la mia generazione può accedere ad un contratto a tutele crescenti, prima erano precari, ora possono conoscere il significato della parola mutuo, ferie. È legittimo che la Cgil non sia d'accordo ma non capisco l'atteggiamento rassegnato di parte dei gruppi dirigenti».

«Entro l'anno finiamo la Salerno-Reggio Calabria»
«La Salerno-Reggio Calabria la finiamo», ha promesso Renzi. «Da domani ci sarà un nuovo cda all'Anas, entro il 2015 tutti i cantieri avranno un'accelerazione definitiva e al
massimo il prossimo anno concludiamo i lavori».

Scuola, «chi boicotta scrutini gioca sulla pelle dei ragazzi»
Sulla riforma della scuola, che si avvia verso il voto finale alla Camera, il presidente del Consiglio ha rinnovato l'apertura «alla condivisione e al confronto», per esempio sul tema della valutazione («Posso capire che non vogliano essere valutati dal preside») e sui poteri dei dirigenti. Ma la strada del ddl è quella giusta: «Penso anche che in qualche professore ci sia ancora l'idea di mantenere la filosofia del 6 politico. Ma è finita la stagione del 6 politico». E il boicottaggio dei test Invalsi o il blocco degli scrutini è deplorevole: «I professori devo capire che non si può minacciare il blocco degli scrutini. Non si puo giocare sulla pelle dei ragazzi».

Spi-Cgil: «Renzi non può cavarsela con un bonus una tantum»
Le reazioni all'annuncio di Renzi sulle pensioni non si sono fatte attendere. «Bene che si cominci ad affrontare il problema dalle pensioni medio-basse - ha commentato la segretaria dello Spi-Cgil, Carla Cantone - ma Renzi non se la può cavare solo con un bonus una tantum. Sicuramente è meglio di niente ma la questione aperta non può finire né qui né così. Farebbe bene a confrontarsi con noi per non fare errori».

Il presidente emerito della Consulta Flick: «Strada percorribile»
Un placet autorevole alla soluzione prospettata da Renzi è arrivato dal presidente emerito della Corte costituzionale ed ex ministro della Giustizia, Giovanni Maria Flick, interpellato dall'Ansa: «La Corte costituzionale non ha escluso nella sentenza la possibilità di una graduazione e di uno scaglionamento: questa, quindi, ritengo sia una via che si può percorrere, fermo restando che la responsabilità spetta solo al governo».
Brunetta (Fi): «Renzi ruba 16 miliardi dalle tasche dei pensionati»
Di «intervista in ginocchio, senza contraddittorio» ha parlato il capogruppo di Fi alla Camera, Renato Brunetta: «Se Renzi restituisce solo 2 dei 18 miliardi dovuti, vuol dire che gli altri 16 li ruba dalle tasche dei pensionati. È un imbroglio inaccettabile». Bisogna «pagare fino all'ultimo euro a tutti», ha rincarato il senatore azzurro Maurizio Gasparri, altrimenti «è banditismo di Stato».

Salvini: «Renzi fuorilegge, Lega pronta a fare ricorso»
«Renzi fuorilegge, la Lega è pronta a fare ricorso», scrive su Facebook il leader della Lega Matteo Salvini. «Restituire tutti i soldi subito, non ad agosto, ai pensionati. Faremo le barricate in Parlamento, per cancellare la Fornero. Altro che 500 euro, devi restituire 10 miliardi».

Meloni (Fdi): «Restituite il maltolto ai pensionati»
Sulla stessa lunghezza d'onda anche Giorgia Meloni di Fratelli d'Italia: «Caro Renzi, sulle pensioni ecco la soluzione: fatevi ridare dalle banche i soldi che gli avete regalato e restituite il maltolto ai pensionati». In un altro tweet Meloni ha rilanciato: «Ai pensionati d'oro avete ridato tutti i soldi, fatelo anche con le altri. Rubate ai poveri per dare ai ricchi».


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