Dal governo

Pasti gluten-free a scuola e in ospedale, nuovi criteri per il riparto dei fondi

di B.Gob.

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24 Esclusivo per Sanità24

Anteprima. Una relazione annuale da trasmettere al ministero della Salute, che certifichi il numero dei soggetti celiaci per Regione e Pa, il numero delle mense ospedaliere, scolastiche e pubbliche che erogano pasti senza glutine, il numero dei corsi di formazione sulla celiachia rivolti agli operatori del settore alimentare. E ancora: parametri ben precisi per l’assegnazione delle risorse, che saranno erogate per il 60% in relazione al numero dei soggetti celiaci sulla base dei dati forniti dalle Regioni e per il 40% sulla base del numero delle scuole, ospedali e strutture pubbliche in generale che preparano pasti per celiaci.

Sono questi i principali criteri inseriti nello schema di accordo trasmesso dal ministero della Salute alle Regioni, che aggiorna il precedente provvedimento del dicastero fermo al 16 marzo 2006 , prima attuazione degli articoli 4 e 5 della legge 123/2005 . La stessa legge assegnava 3,15 milioni per l’erogazione di pasti senza glutine nelle mense e 610mila eiuro all’attività formativa.

Formazione degli operatori e certezza sui numeri (di celiaci e strutture che provvedono ai pasti) sono i due parametri inseriti, mentre la Relazione annuale darà il polso della situazione di un fenomeno in crescita. Ai fini di una corretta ed equa ripartizione dei fondi stanziati, le attività di aggiornamento dovranno essere certificate dai servizi Sian dei Dipartimenti di prevenzione.


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