Dal governo

Nomine ministeriali,lo strano caso del Collegio sindacale dell’azienda ospedaliera di Alessandria SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo

di Emiliano Calabrese

Il direttore generale dell'azienda ospedaliera di Alessandria deve aver fatto un salto sulla sedia quando ha letto la residenza del rappresentante del Collegio sindacale designato dal ministero della Salute. L'incaricato indicato dal dicastero, il dottor Giovanni Luca Cannata, infatti, è cittadino, anzi ad essere precisi è il primo cittadino, del Comune di Avola in provincia di Siracusa nonché vice presidente vicario Anci Sicilia e membro della Commissione Mezzoggiorno e politiche per la coesione territoriale dell'Anci nazionale.
Va ricordato che ai sensi dell'art. 3 comma 13 del D. lgs. n. 502/1992 e s.m.i., ai componenti del Collegio sindacale spetta un'indennità annua lorda pari al 10 per cento degli emolumenti del direttore generale dell'azienda sanitaria regionale, mentre al presidente del collegio è riconosciuta una maggiorazione pari al 20 per cento rispetto a quella fissata per gli altri componenti. Inoltre, la normativa prevede per tutti il rimborso delle spese di viaggio sostenute per lo svolgimento dell'incarico, nella misura prevista per i dirigenti regionali.
Insomma, in tempi di tagli alla spesa, in proposito martedì dovrebbe ricevere il via libero definitivo alla Camera quello al Fondo sanitario nazionale, leggere dell'affidamento di un incarico di controllo di tale rilevanza ad un soggetto così impegnato nelle istituzioni e che per di più dista oltre mille km dal luogo di prestazione della sua opera, suscita più di qualche perplessità. Non solo, in questo modo si corre il rischio che venga vanificato il tentativo di efficientamento dei costi degli apparati amministrativi individuati dal Patto della Salute 2014-2016 che all'articolo 13 prevede la riduzione del numero dei componenti dei collegi sindacali, riducendoli da cinque a tre, designati rispettivamente dal presidente della Giunta regionale, dal ministero della Salute e dal ministero dell'Economia e delle finanze.
La nomina adesso corre il rischio di diventare una questione politica. Infatti, sia in Consiglio regionale del Piemonte che presso la Camera dei deputati, sono state depositate due interrogazioni che chiedono approfondimenti in merito. La prima, del consigliere regionale della lista Rete Civica, Alfredo Monaco, impegna la Giunta affinché intervenga presso il Ministero della Salute per la revoca della nomina.Tra le altre cose, leggendo il testo del dispositivo, si apprende che “il dottor Cannata risulta essere indagato per turbativa d'asta e truffa in merito a lavori per la realizzazione di impianti fotovoltaici in alcuni edifici pubblici di Avola”. La seconda, quella del Movimento 5 stelle, chiede di far chiarezza sui requisiti e le le nomine effettuate fino ad ora dai due ministeri memore, forse, delle non esaltanti cronache sulle investiture riguardo i collaudi del Mose che vedevano coinvolto, tra gli altri, anche l'ex presidente del Collegio dei revisori dei conti dell'Agenzia nazionale del farmaco, Mario Basili.


© RIPRODUZIONE RISERVATA