Dal governo

Farmaci, per la spesa in corsia il rosso sale a quota 854 mln. I ticket crescono (+2,9%). I dati Aifa gennaio-maggio

di Ro. M.

A maggio la spesa farmaceutica ospedaliera (pari a 2,57 mld) sfonda praticamente ovunque e il rosso in corsia è salito a circa 854 mln, con un livello medio di spesa del 5,2% sul Fondo sanitario nazionale a fronte di un tetto che dovrebbe essere del 3,5 per cento. Sul territorio invece è scesa dell'1,1% rispetto allo stesso periodo del 2014, con una variazione assoluta di 40,8 mln in meno, ma con un dislivello del +0,35% (a quota 11,7% sul Fsn) rispetto al tetto dell’11,35 per cento. E’ quanto risulta dal Monitoraggio Aifa della spesa farmaceutica regionale nel periodo gennaio-maggio 2015.

A non rispettare il tetto della spesa farmaceutica territoriale dell’11,35% nel periodo gennaio-maggio 2015 sono 11 regioni (Sardegna, Puglia, Calabria, Campania, Abruzzo, Lazio, Basilicata, Molise, Marche, Sicilia e Liguria). La Sardegna è in testa con uno scostamento assoluto di 38,87 mln di euro pari al 14,4% del Fsr. Al secondo posto troviamo la Puglia, con un rosso di 88,96 mln pari al 14,2% del Fsr. Al terzo posto c’è la Calabria con 32,35 mln di scostamento pari al 13,5% sul Fsr.

Lo sfondamento del tetto dell’ospedaliera è invece quest’anno un male comune, senza eccezioni. In tutte le regioni la spesa per i farmaci in corsia è infatti in rosso. E si va dal 7% della Toscana, seguita dalla Puglia (5,7%) e dalla Sardegna (5,6%). Tra i più virtuosi, eppure al di sopra del tetto, Trento (con una spesa pari al 3,6% del Fsr) , Friuli Venezia Giulia (4,4%) e Valle d’Aosta (4,5%).

I ticket sono aumentati ancora del 2,9 per cento. La spesa relativa a tutte le compartecipazioni a carico del cittadino ammonta a 656,43 mln, con una variazione assoluta di 18,25 mln rispetto allo stesso periodo del 2014. Il grosso è costituito dalla quota di partecipazione sul prezzo di riferimento, pari a 419,21 mln. I ticket fissi per ricetta ammontano a 236 mln circa. Gli incrementi maggiori delle compartecipazioni si sono osservati a Trento (+18,8%), seguito dalla Sardegna (+8,4%) e dalla Toscana (+7,5%).

Il numero di ricette (pari a 258,51 mln) è in calo dell'1,6%, con una variazione assoluta di 4,1 mln in meno.




© RIPRODUZIONE RISERVATA