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«Le terme sono appropriate»

di Marco Vitale (Università degli Studi di Parma, coordinatore scientifico dellaFondazione per la ricerca scientifica termale)

E' indubbio che il termalismo stia oggi tornando in auge e un fattore fondamentale di questo ritorno - che ha e dovrebbe avere sempre più ricadute positive in termini economici sui sistemi sanitari nazionali europei - è riconducibile a un approccio razionale e moderno di ricerca di base e applicata sulle terapie termali, che utilizza tutte le tecniche biomediche di indagine con la finalità di dotare la medicina termale di una base scientifica solida e accettata da tutti.

E' infatti fuor di dubbio che il patrimonio di conoscenze empiriche sui benefici del termalismo sia notevole e abbia radici lontane nel tempo. D'altra parte però, va rilevato come lo sfondo di empirismo con cui generalmente viene percepita la terapia termale non è servito, nel recente passato, allo sviluppo in senso moderno delle sue basi scientifiche e alla attività di ricerca nel settore. Inoltre, a causa della sua natura articolata (che vede affiancata all'attività sanitaria anche quella turistica) il mondo termale fino a non molti anni fa ha faticato a trovare le sinergie, la determinazione e le risorse necessarie per divenire volano della ricerca nel settore. La frammentarietà della produzione scientifica di qualità che ne è derivata non ha favorito lo sviluppo delle conoscenze né l'approdo della medicina termale al tavolo delle più moderne e scientificamente provate pratiche mediche.

Il mondo termalistico italiano (rappresentato da Federterme), come peraltro quello di altri Paesi europei quali Francia, Spagna, Germania e altri, anni fa ha preso progressivamente piena coscienza della propria potenzialità di promotore di ricerca scientifica, e ha costituito nel 2003 – con un’operazione molto meritoria, in tempi come questi, di scarsità di fondi di investimento per la ricerca – la Fondazione per la ricerca scientifica termale, che co-finanzia progetti di ricerca nel settore svolgendo anche un ruolo, di fatto, di orientamento degli ambiti di ricerca. I destinatari dei finanziamenti sono primariamente le Università e gli Enti di ricerca, lo strumento è costituito da bandi pubblici e i criteri di valutazione dei progetti, dei loro stati di avanzamento e dei loro risultati è adeguato agli standard internazionali, con metodologia di peer review.

Questo processo ha generato ad oggi un incremento significativo del numero e della qualità della produzione scientifica nel settore della medicina termale, tutta consultabile su PubMed e l'inserimento della medicina termale negli obiettivi dell'Oms (Studio Hydroglobe).

Sia il settore di ricerca di base che quello clinico-epidemiologico vengono potenziati, superando alcune oggettive difficoltà della ricerca clinica termalistica, quali il tempo medio-lungo degli effetti della terapia termale, la gestione di grossi numeri di pazienti in trials clinici randomizzati multicentrici, alcune difficoltà strutturali inerenti il disegno di studi clinici.

Vale la pena poi di inquadrare il termalismo non solo in termini di efficacia terapeutica, ma anche di prevenzione, in termini cioè di mantenimento dello stato di salute (e conseguente risparmio sanitario).

La valutazione degli indici di qualità della vita elaborati dall'Oms rappresentano un punto di partenza misurabile e applicabile sia alla medicina preventiva che alla medicina terapeutica.
Al moderno concetto dinamico di medicina preventiva intesa come mantenimento dello stato di salute (stile di vita che attivamente riduce i fattori di rischio) corrisponde oggi l'altrettanto dinamico concetto di percorso termale, insieme di pratiche di benessere che non esclude il termalismo terapeutico, ma lo comprende in senso preventivo.

In questo senso le terme moderne andrebbero intese come una componente organizzata e già utilizzabile della welfare community, in grado di esprimersi positivamente sia in campo terapeutico che preventivo, includendo percorsi di corretta alimentazione ed attività motoria.

Visto il continuo aumento della spesa sanitaria nei paesi occidentali, un serio binomio benessere-cura ovvero medicina preventiva-medicina terapeutica supportato da dati scientifici solidi, eseguito da personale correttamente formato e con una vera disponibilità del legislatore, rappresenta il volano del termalismo moderno.

Le critiche oggi mosse al termalismo sono spesso frutto di scarsa attenzione alle pubblicazioni recenti nel settore e a una indisponibilità a cambiare anche solo in parte idea, laddove appropriato, nonostante i dati disponibili. Un atteggiamento aprioristico obsoleto che rischia di produrre danni.

Si critica il rimborso delle cure da parte del Ssn
A parte che da anni il rimborso in Italia è molto ridotto e limitato (molto di più che in Francia o in Spagna, per citare due esempi), si criticano proprio quei luoghi (le terme, presidi sanitari de-ospedalizzati) dove si fa più prevenzione, che è l'unico generatore razionale di risparmio sanitario. Se l'impegno in prevenzione non è di fatto affrontabile dal Ssn (che spende tutto per la cura), perché muovere critiche a un privato accreditato, già esistente e organizzato, che invece è in grado farla? Alcuni esempi noti a tutti? Ricorrenza di patologie stagionali in campo Orl in adulti e bambini; riacutizzazioni di patologie reumatologiche (oggi curate con grande efficacia da costosissimi farmaci biologici) o dermatologiche (ad es. la psoriasi anche questa curata con altrettanto costosi farmaci biologici); percorsi riabilitativi. L'elenco potrebbe continuare. Così si sprecano occasioni di risparmio, rimanendo ostinatamente legati a preconcetti che possono essere, invece, ormai superati. Basterebbe dare un'occhiata (solo volendolo fare) agli studi di risparmio sanitario e di guadagno di salute prodotti in Francia e nel nostro Paese.

La maggior parte dello scenario medico del futuro richiede prevenzione e riabilitazione. Come si fa a non cogliere l'esplosione della cronicità e gli enormi (e crescenti) costi sanitari ad essa legati, e non vedere poi attori come le terme, già accreditati dall'Ssn che possano anche solo parzialmente prevenirla e trattarla a basso costo?

Come non capire che già oggi, con i livelli crescenti di informazione dei pazienti, essi vanno coinvolti il più precocemente possibile nel processo di mantenimento della propria salute? Che cioè la chiave della sopravvivenza stessa dei sistemi sanitari pubblici è la promozione della salute? E cosa sono le terme oggi se non questo? Con la non trascurabile caratteristica (che troppo spesso si dimentica) di essere comunque ambienti a sorveglianza medica.


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