Dal governo

Stato-Regioni: arriva il «bugiardino» della Cannabis terapeutica

di Rosanna Magnano (da Il Sole-24 Ore Sanità n. 37/2015)

È in arrivo al Tavolo della Stato Regioni il testo del decreto che individua le funzioni di «Organismo statale per la Cannabis» in capo al ministero della Salute, previsto dagli articoli 23 e 28 della Convenzione unica sugli stupefacenti del 1961, come modificata nel 1972. Con tanto di istruzioni per l’uso terapeutico e «bugiardino» con indicazioni ed effetti collaterali.

Uno step indispensabile per avviare un'attività di sorveglianza della durata di 2 anni che consentirà il monitoraggio della disponibilità delle preparazioni medicinali a base di Cannabis sul territorio nazionale, ai fini della continuità terapeutica dei pazienti in trattamento con prodotti finora importati e del trattamento di nuovi pazienti. Così come previsto dall’Atto di indirizzo per l'anno 2016 del ministero della Salute.

Tale attività si svolge in coordinamento con il ministero della Difesa e il ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali, in collaborazione con le Regioni e Province autonome e con Aifa e Iss per i profili autorizzativi e tecnico-scientifici di rispettiva competenza.

L’organismo statale per la cannabis autorizza le coltivazioni, individua i terreni e le quote di fabbricazione di sostanza attiva, si occupa di importazione, esportazione e distribuzione delle piante e del materiale vegetale.

Le Regioni entro il 31 maggio di ogni anno predisporranno le richieste sulla base dei fabbisogni dei pazienti, vecchi e nuovi. E sulla base delle richieste sarà determinato il quantitativo da produrre. Le coltivazioni avranno luogo nello Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze. In un allegato tecnico il provvedimento contiene tutte le istruzioni.

La prescrizione medica di preparazioni magistrali a base di cannabis va ripetuta di volta in volta. Il farmacista acquista la sostanza mediante un buono acquisto e ne registra la movimentazione sul registro di entrata e uscita di stupefacenti in farmacia. La rimborsabilità a carico del Ssn è subordinata alle indicazioni delle singole Regioni.

Gli impieghi della Cannabis a uso terapeutico riguardano l’analgesia in patologie che implicano spasticità associata al dolore (sclerosi multipla, lesioni del midollo spinale); l’analgesia nel dolore cronico (con particolare riferimento al dolore neurogeno) in cui il trattamento con antinfiammatori non steroidei o con farmaci cortisonici o oppioidi si sia rivelato inefficace; l’effetto anticinetosico e antiematico della nausea o vomito causati da chemioterpaia, radioterapia, terapia per Hiv che non può essere ottenuto con trattamenti tradizionali; l’effetto stimolante dell’appetito nella cachessia, anoressia, perdita dell’appetito in pazienti oncologici o affetti da Aids e nell’anoressia nervosa; l’effetto ipotensivo nel glaucoma e la riduzione dei movimenti involontari del corpo e facciali nella sindorme di Gilles de la Tourette.

La posologia e le istruzioni per l’uso (per via orale o inalatoria) saranno indicati dal medico curante. Sarà possibile assumere la Cannabis anche attrverso un decotto (500 mg di cannabis per 500 ml di acqua).

Nell’allegato sono elencati anche gli effetti collaterali: alterazione dell’umore, insonnia a tachicardia, crisi paranoiche e di ansia, reazioni psicotiche e la sindorme amotivazionale (apatia, letargia, peggioramento della memoria e della concnetrazione). Sconsigliato l’uso della Cannabis in associazione con le bevande alcoliche.

Le principali controindicazioni di cui il medico deve tenere conto riguardano: adolescenti e giovani adulti a causa di alterazioni mentali che sono maggiori durante il completamento dello sviluppo cerebrale; individui con disturbi cardio-polmonari severi; individui con grave insufficienza epatica, renale e soggetti con Epatite C cronica; persone con una storia personale di disordini psichiatrici o storia familiare di schizofrenia; individui con storia pregressa di tossicodipendenza o abuso di sostanze psicotrope o alcol; individui con disturbi maniaco depressivi o in terapia con farmaci ipnotico sedativi, antidepressivi o in generale psicoattivi; donne che stanno pianificando una gravidanza. Infine sono illustrate avvertenze e informazioni sul rischio di dipendenza e le principali modalità del sistema di fitosorveglianza coordinato dall’Iss.


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