Dal governo

A scuola solo se vaccinati. Primo sì delle Regioni

di Ernesto Diffidenti (da Il Sole-24Ore)

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24 Esclusivo per Sanità24

Potrebbe tornare l'obbligo del certificato di vaccinazione per frequentare le scuole primarie. E per i medici che sconsigliano le vaccinazioni restano in campo i controlli e anche possibili sanzioni, ma in collaborazione con gli Ordini professionali. Torna a far discutere il «Piano nazionale vaccini 2016-2018», che ieri ha raccolto il parere positivo dei governatori, ma che ha subito un inatteso stop in Conferenza Stato-Regioni per i dubbi dell'Economia sui nodi legati alla copertura finanziaria: il Piano costerebbe circa 300 milioni l'anno e, questa, è una delle partite aperte tra Governo e Regioni nel confronto sulla manovra 2016.
«Il rinvio è motivato da ragioni tecniche – ha spiegato il sottosegretario all'Economia, Pier Paolo Baretta -. Il testo è complesso e il tempo per analizzarlo è stato scarso. Ne parleremo col ministero della Salute e pensiamo di concludere positivamente entro la prossima conferenza straordinaria».
Ma non c'è dubbio che il convitato di pietra al tavolo di ieri siano stati, appunto, i costi del progetto. «È un piano molto ambizioso, contiene vaccini ulteriori, ci vorrà tempo per la piena applicazione - spiega il coordinatore degli assessori alla Sanità, l'emiliano Sergio Venturi -. Abbiamo proposto, e il ministero è d'accordo, un tavolo di monitoraggio tra Regioni e ministero della Salute».
Aspetti economici a parte, la bozza ha confermato tutte le novità che in queste settimana hanno scatenato polemiche un aspro confronto con le categorie. Sia per quanto riguarda l'obbligo di vaccinazione per gli alunni, sia per la parte che chiama in causa i medici.
Quanto all'iscrizione alle scuole primarie, in ogni caso, il testo (se confermato dopo l'ok della Stato-Regioni), non introduce esattamente dei diktat. Il divieto di frequentare le lezioni non scatta infatti con l'approvazione del Piano ma «da una normazione aggiornata che dovrà garantire la protezione degli individui e delle comunità, con misure correlate, come, ad esempio, l'obbligo di certificazione dell'avvenuta effettuazione delle vaccinazioni previste dal calendario per l'ingresso scolastico». Insomma, ci vorrà una norma di legge ad hoc. Che il Piano però caldeggia.
Anche sui medici il percorso prevede più tappe. «Parte integrante di questi vincoli - afferma il documento - sarà anche la ricognizione continua delle possibili violazioni del supporto alla pratica vaccinale e dell'offerta attiva delle vaccinazioni da parte dei medici e del personale sanitario dipendente e convenzionato con il Servizio sanitario nazionale». Vale a dire che saranno concertati «percorsi di audit e revisioni tra pari», con la collaborazione degli Ordini e delle associazioni professionali e sindacali, che potranno portare «anche all'adozione di sanzioni disciplinari o contrattuali qualora ne venga ravvisata l'opportunità».


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