Dal governo

Anticorruzione: dal business del caro estinto al commissariamento del privato accreditato. La ricetta di Cantone per fare piazza pulita nel Ssn

di Lucilla Vazza

Strategia anticorruzione a tutto campo. Ogni ente, ogni professionista, ogni dipendente del Ssn è chiamato a fare la sua parte. Dalla dichiarazione di eventuali conflitti di interesse con il mondo dell’industria da parte del singolo medico alle strategie per sradicare il business delle pompe funebri in corsia, Raffaele Cantone ci mette la faccia. E in un gioco a tre con Agenas e ministero della Salute punta al rinnovamento morale e materiale della sanità pubblica. E non fa sconti a nessuno. Nomine, appalti, gestione. Tutto finisce sotto la lente e tutto può essere “commissariabile”, anche le strutture private accreditate. E per questo il Governo finisce per prevedere una norma ad hoc nel decreto Salva debiti (delle regioni), varato oggi in Consiglio dei ministri, garantendo allo stesso tempo la possibilità alle strutture commissariate di salvare l’attività operativa per non penalizzare i cittadini (e i lavoratori).

Il Piano è un manuale, per ammissione degli autori, dell’anticorruzione, pratico e operativo (per quanto possibile). Una base per costruire un'amministrazione sanitaria «trasparente, responsabile, integra e concretamente universalistica a tutto campo». Va da sé che per farlo occorre intervenire sull’esistente. E cioè innanzitutto sui Ptcp, i piani triennali di prevenzione della corruzione che ogni ente del Ssn ha l’obbligo di preparare e che inmolti casi restano contenitori formali pieni di buone intenzioni e scarsi di misure concrete.

Aree di rischio generale e specifico

Nella prima parte sono individuate alcune aree di rischio generale prevedendo per la sanità indicazioni specifiche a supporto del management delle aziende sanitarie. Perché tutto l’impianto del provvedimento va nel senso della prevenzione del fenomeno della corruzione. I sorvegliati speciali sono: contratti pubblici, incarichi e nomine, gestione delle entrate, delle spese e del patrimonio, controlli, verifiche e ispezioni. In tutti questi ambiti le azioni individuate sono finalizzate ad aiutare le organizzazioni, fornendo esempi concreti, per spingere verso una revisione interna dei processi a partire dalla conoscenza di ogni dettaglio organizzativo e di ciascun livello e profilo di responsabilità. Infatti la mappatura dei processi e l’individuazione delle specifiche misure in relazione agli eventi “rischiosi” per la corruzione è risultata finora carente. L’analisi del contesto interno ed esterno diventa così il presupposto fondamentale per leborare piani di prevenzione efficaci e credibili innanzitutto. Ma guai a pensare che si tratti di modalità pesanti, che possono peggiorare la burocrazia. Perché l’obiettivo e combattere la visione deleteria dlla parcellizzazione delle reponsabilità, favorendo la comunicazione interna e l’interconnessione delle risorse.

I contratti pubblici: sono fornite indicazioni di carattere generale che riguardano anche le stazioni appaltanti che operano in ambito sanitario. In questo paragrafo si evidenziano alcune specificità del settore rispetto al tema degli acquisti, con relative esemplificazioni di eventi rischiosi e misure.Sul tema degli appalti sanitari Cantone presenterà un focus la prossima settimana.

Incarichi e nomine: il focus riguarda il conferimento di incarichi dirigenziali di livello intermedio, con particolare riguardo a quelli di struttura complessa, e di incarichi a professionisti esterni. Tra i vulnus individuati «i rischi connessi alla fase di definizione e costituzione della commissione giudicatrice rientra quello di accordi per l'attribuzione di incarichi».

Gestione delle entrate, delle spese e del patrimonio: le attività connesse ai pagamenti sono per definizione esposte a rischi di corruzione. Per esempio, ritardando l'erogazione di compensi dovuti rispetto ai tempi contrattualmente previsti, liquidare fatture senza adeguata verifica della prestazione, sovrafatturare o fatturare prestazioni non svolte, effettuare registrazioni di bilancio e rilevazioni non corrette/non veritiere, permettere pagamenti senza rispettare la cronologia nella presentazione delle fatture, provocando in tal modo favoritismi e disparità di trattamento tra i creditori dell'ente. Anche in questa area è necessario mettere in atto misure che garantiscano la piena tracciabilità e trasparenza dei flussi contabili e finanziari. Il tutto per agevolare la verifica e il controllo sulla correttezza dei pagamenti effettuati e, più in generale, sulla gestione contabile e patrimoniale delle risorse.

Vigilanza, controlli, ispezioni, sanzioni: queste attività dovranno essere contestualizzate nei Piani ari, con particolare attenzione alle aree maggiormente sensibili al rischio di corruzione quali la sicurezza nei luoghi di lavoro e, più in generale, le aree di competenza dei dipartimenti di prevenzione, le autorizzazioni e concessioni con o senza riflessi finanziari, l'accreditamento del privato, la libera professione intramuraria. Pertanto si devono mettere in atto anche in questo campo misure specifiche volte, per esempio, a perfezionare gli strumenti di controllo e di verifica, come l'utilizzo di modelli standard di verbali con check list, la rotazione del personale ispettivo, l'introduzione nei codici di comportamento di disposizioni dedicate al personale ispettivo stesso.

Aree a rischio specifico : dall’intramoenia al business dei morti in corsia
Il documento fornisce inoltre chiare indicazioni sulle aree a rischio specifico, alle quali rivolgere la massima attenzione, anche per i risvolti direttamente collegati alla percezione della qualità dei servizi da parte dei cittadini: attività libero-professionale e liste di attesa; rapporti contrattuali con privati accreditati; farmaceutica, dispositivi e altre tecnologie (ricerca, sperimentazioni e sponsorizzazioni); attività conseguenti al decesso in ambito intraospedaliero.
Attività libero professionale e liste di attesa: riguardo all’Alpi, specie con riferimento alle connessioni con il sistema di gestione delle liste di attesa e alla trasparenza delle procedure di gestione delle prenotazioni e di identificazione dei livelli di priorità delle prestazioni, si possono configurare comportamenti opportunistici che possono favorire posizioni di privilegio e di profitti indebiti, a svantaggio dei cittadini e con ripercussioni anche dal punto di vista economico e della percezione della qualità del servizio. Poiché, inoltre, quest'ambito è strettamente interconnesso con il sistema di governo dei tempi di attesa il cui rispetto rientra nei Livelli essenziali di assistenza, le misure correttive e di prevenzione in questo settore, concorrendo al raggiungimento dei Lea ed essendo, quindi, ricomprese nell'ambito degli obiettivi strategici dei direttori generali, devono conseguentemente essere integrate nel sistema di valutazione della performance individuale e dell'organizzazione.
Per quanto concerne l’intramoenia svolta presso “studi professionali in rete”, per evitare la violazione degli obblighi di fatturazione e la mancata prenotazione tramite il servizio aziendale, occorre rafforzare i controlli e le verifiche periodiche sul rispetto della normativa nazionale e degli atti regolamentari in materia. Fermi restando gli obblighi di trasparenza previsti dall'art. 41, comma 3 del Dlgs 33/2013, che include anche le prestazioni professionali svolte in regime intramurario, le aziende devono adottare ulteriori misure per rafforzare la trasparenza dell'attività svolta in regime di libera professione in tutte le sue fasi.

Rapporti contrattuali con privati accreditati: il settore dell'accreditamento delle strutture private rappresenta una componente significativa del sistema sanitario non solo per il peculiare ambito soggettivo (soggetti erogatori), ma anche perché in esso si concentrano importanti flussi finanziari e, quindi, interessi anche di natura economica.
Per tale ragione la regolazione dei rapporti pubblico–privato rappresenta un ambito particolarmente esposto al rischio di comportamenti che, ove non adeguatamente trasparenti e standardizzati nelle relative procedure, possono determinare fenomeni di corruzione e/o di inappropriato utilizzo delle risorse.
In questa logica lo strumento contrattuale rappresenta una delle principali leve attraverso le quali migliorare il processo di negoziazione tra il committente/azienda sanitaria e il soggetto erogatore di prestazioni sanitarie per conto del Servizio sanitario nazionale.
Con riferimento ai possibili rischi correlati alla fase di autorizzazione alla realizzazione rilasciata dall'azienda sanitaria, un evento rischioso potrebbe rinvenirsi nel mancato aggiornamento delle stime aziendali relativamente ai diversi settori di attività.
In tal caso, una misura raccomandata, oltre alle attività di verifica in merito ai presupposti autorizzativi e al rispetto dei tempi di conclusione del procedimento amministrativo, è quella di prevedere l'indicazione dei criteri, modalità, tempi ed ambiti per la rilevazione dei dati necessari alla stima del fabbisogno territoriale.

- Rischi connessi all’accreditamento: «con riferimento alla fase dell'autorizzazione all'esercizio rilasciata dall'azienda sanitaria locale, così come alla fase di accreditamento istituzionale, possibili eventi rischiosi risiedono nei ritardi e/o accelerazioni nel rilascio delle autorizzazioni e nella realizzazione delle attività ispettive. In relazione all'attività ispettiva, potenziali rischi riguardano la composizione opportunistica dei team incaricati; la disomogenea esecuzione delle attività ispettive stesse e la redazione dei relativi verbali (ad esempio alterazione dei verbali di ispezione); le omissioni e/o irregolarità nelle attività di vigilanza. Specifiche misure di prevenzione sono, ad esempio, la definizione di tempistiche per l'esecuzione dell'intero procedimento; la previsione di requisiti soggettivi per la nomina a componente delle commissioni ispettive; la rotazione degli ispettori; la definizione di procedure per l'esecuzione delle attività ispettive come la definizione di un modello standard di verbale omogeneo.
Nella fase di esecuzione degli accordi contrattuali stipulati tra le aziende e i soggetti accreditati, eventi rischiosi sono rappresentati dal mancato rispetto delle previsioni contrattuali in merito alla tipologia e alla qualità delle prestazioni, da riconoscimenti economici indebiti per prestazioni inappropriate o non erogate, dall'assenza o inadeguatezza delle attività di controllo.
Alcune misure idonee a contrastare tali rischi sono il rafforzamento dei controlli quali-quantitativi e di esito sulle prestazioni erogate in regime di contrattualizzazione, la definizione di modalità di controllo e vigilanza sul rispetto dei contenuti degli accordi contrattuali, l'attivazione di un sistema di monitoraggio per la valutazione delle attività erogate, la formazione e rotazione del personale addetto al controllo».

Farmaceutica, dispositivi e altre tecnologie: ricerca, sperimentazioni e sponsorizzazioni.
Il settore dei farmaci, dei dispositivi, così come l'introduzione di altre tecnologie nell'organizzazione sanitaria, nonché le attività di ricerca, di sperimentazione clinica e le correlate sponsorizzazioni, sono ambiti particolarmente esposti al rischio di fenomeni corruttivi e di conflitto di interessi.
«Con riferimento al processo di acquisizione dei farmaci valgono i medesimi principi generali, i potenziali rischi e le relative misure di prevenzione della corruzione relativi al ciclo degli approvvigionamenti degli altri beni sanitari, dalla fase di pianificazione del fabbisogno fino alla gestione e somministrazione del farmaco in reparto e in regime di continuità assistenziale ospedale-territorio. Tuttavia, la peculiarità del bene farmaco e delle relative modalità di preparazione, dispensazione, somministrazione e smaltimento, può dar luogo a comportamenti corruttivi e negligenze, fonti di sprechi o di eventi avversi, in relazione ai quali è necessario adottare idonee misure di prevenzione.
In tal senso, oltre alle indicazioni di carattere generale relative all'intero ciclo degli acquisti, costituisce misura specifica la gestione informatizzata del magazzino ai fini della corretta movimentazione delle scorte, nonché l'informatizzazione del ciclo di terapia fino alla somministrazione. Quest'ultima misura, oltre a rendere possibile la completa tracciabilità del prodotto e la puntuale ed effettiva associazione farmaco-paziente, consentirebbe la riduzione di eventuali sprechi e una corretta allocazione/utilizzo di risorse.
Per quanto attiene la prescrizione dei farmaci in ambito extra ospedaliero, eventi rischiosi possono riguardare l'abuso dell'autonomia professionale da parte del medico all'atto della prescrizione al fine di favorire la diffusione di un particolare farmaco e di frodare il Servizio Sanitario Nazionale. Altro evento rischioso può consistere in omissioni o irregolarità nell'attività di vigilanza e controllo quali-quantitativo delle prescrizioni da parte dell'azienda sanitaria». Per questo una delle misure per favorire la trasparenza e il flusso di informazioni è compilare annulamente l’auto dichiarazione della presenza di possibili vconflitti di interesse da parte del professionista del Ssn, attraverso la modulistica fornita dall’Agenas sul proprio sito (e da noi riportata).

Attività conseguenti al decesso in ambito intraospedaliero: in Italia la maggior parte dei decessi avviene in ambito ospedaliero e la gestione delle strutture mortuarie è affidata o alle struttura interne ospedaliere o, per la maggior parte dei casi, esternalizzata. Sul sistema di gestione di tale servizio non esistono specifiche linee guida.
«Ciò induce a prendere in esame il tema in sede di elaborazione dei PTPC, tenuto conto delle forti implicazioni di natura sia etica sia economica - che possono coinvolgere anche gli operatori sanitari – connesse alla commistione di molteplici interessi che finiscono fatalmente per concentrarsi su questo particolare ambito. Nelle more di un auspicabile approfondimento, anche in sede legislativa, delle problematiche correlate a questa delicata fase collegata al decesso intraospedaliero e/o comunque alla gestione e utilizzo delle camere mortuarie, occorre nel frattempo assicurare, dal punto di vista organizzativo e delle risorse a disposizione, la più appropriata modalità di gestione».

Al riguardo, per evitare storture, il piano chiede di prevedere l'obbligo di un’adeguata motivazione circa l'esternalizzazione o l'internalizzazione del servizio da parte del management dell'ente.


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