Dal governo

Lorenzin: «Nessun alt ai bimbi non vaccinati a scuola», servirebbe una legge

Introdurre un obbligo di vaccinazione per l’ammissione a scuola dei bambini presupporrebbe una legge ad hoc e quindi un iter parlamentare ben preciso. Che al momento non c’è. La ministra della Salute Lorenzin, a margine della conferenza stampa dopo il Consiglio dei ministri che ha approvato il decreto sblocca-debiti e le norme sui ripiani per la farmaceutica, fa chiarezza sul polverone di questi giorni, sollevato in vista del varo del Piano nazionale vaccini 2016-2018 in Conferenza Stato-Regioni. Ma la ministra torna anche a parlare dell’importanza dell’effetto gregge, che tutela l’intera comunità pubblica.

«Non c’è nessun piano in atto per bloccare l’accesso ai bambini non vaccinati nelle scuole». dichiara dunque Lorenzin. Qualora ci dovesse essere un’iniziativa del genere deve passare per il Parlamento, perchè prevede una legge dello Stato». E poi continua: «È stato approvato dalle Regioni il Piano nazionale vaccini che affronta il calo dell’indice delle vaccinazioni, che prevede quindi una serie di campagne di sensibilizzazione. Il decremento in alcune aree molto sensibile di vaccinazioni obbligatorie per i bambini rischia di minare in modo sostanziale l’effetto gregge in quelle singole aree, mettendo a rischio la salute pubblica dell’intera comunità». Perciò il Piano «chiede un monitoraggio sugli effetti che questo decremento sta producendo nel nostro Paese». Lorenzin ha quindi insistito sull’importanza dell’effetto gregge, perchè sottrarsi alle vaccinazioni mette a rischio la sicurezza «del bambino e di tutti i bambini che sono intorno». Occorre quindi «vaccinare un’intera comunità per proteggere le persone più fragili che non possono essere vaccinate. Immaginate un’epidemia di meningite, abbiamo avuto la polio in alcune aree del Medio Oriente. Ogni giorno 4 milioni e 200mila persone prendono l’aeroplano, i virus non chiedono il permesso per entrare nei confini, quindi la vaccinazione rimane lo strumento primario di salute pubblica». «Negli ultimi cento anni ha salvato miliardi di vite, all’Italia Paesi del Terzo mondo chiedono aiutateci a fare le vaccinazioni di massa e noi rinunciamo a farlo nel nostro Paese».


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