Dal governo

No benchmark, no riparto 2015: domani dai governatori solo i criteri

di R.Tu.

No benchmark, no riparto. Tra i tanti ritardi accumulati nell'attuazione di norme e provvedimenti di varia natura riguardanti il Servizio sanitario nazionale, non manca quello relativo al benchmark delle 3 regioni di riferimento sulla cui base costruire il riparto del Fondo sanitario nazionale. E così domani la Conferenza straordinaria dei governatori non arriverà ad alcun riparto del Fondo sanitario 2015. Saranno definiti i criteri “politici” per il riparto. Che arriverà soltanto dopo il benchmark. In ogni caso, come si dice a Roma, a “babbo morto”: quando l'anno sarà bell’e finito.

L'anno sta finendo, ma del riparto del Fondo sanitario 2015 non v'è traccia. E neppure domani ce ne sarà, quando i governatori con grande sfoggio hanno indetto una riunione straordinaria. Che di straordinario avrà (in seduta riservata) solo la pre-decisione per giovedì sulla nomina del successore di Sergio Chiamparino, l'ormai pressoché sicuro modenese e governatore emilian-romagnolo Stefano Bonaccini, già bersaniano di ferro poi renzianissimo della (quasi) prima ora. Ma di riparto vero e proprio non ci sarà ancora traccia.
Più prosaicamente i presidenti di regione si occuperanno della messa a punto dei criteri (abbastanza politici) che saranno da base per scrivere tutti i numeri del Fondo sanitario da 110 mld circa per il 2015. Ovvero per l'anno che sta ormai finendo. I governatori valuteranno (numeri e zero virgola alla mano) fondino, quota indistinta ecc. Poi aspetteranno che sia elaborata la graduatoria del benchmark della rosa delle tre regioni “regine” del 2014. Quella sarà la carta decisiva per eliminare tutte le virgole e scrivere i numero finali del Fondo 2015. Ma domani no, nessun riparto. Quello delle poltrone sì, anche se non tutte: sulle commissioni (salute ecc) si prenderà altro tempo.


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