Dal governo

Aifa, Sergio Pecorelli si è dimesso: «Incompatibilità inconsistente ma preferisco fare un passo indietro». Lorenzin: «Dimostrerà la sua totale estraneità ai fatti»

Dopo le accuse di conflitto d’interessi, il numero uno dell’Aifa, Sergio Pecorelli, ha rassegnato oggi le proprie dimissioni alla ministra della Salute, Beatrice Lorenzin, che le ha accolte. Nelle scorse settimane Pecorelli era stato sospeso dal suo incarico dal comitato interno dell'Agenzia italiana del farmaco.«Sono sicura che il professor Sergio Pecorelli avrà modo di dimostrare la totale estraneità ai fatti contestati». È la dichiarazione di Lorenzin, che ha aggiunto «Pecorelli ha ritenuto di presentare le dimissioni per garantire un sereno svolgimento dell'attività dell'Aifa, a cui ha dedicato impegno e passione. In questi anni ho avuto modo di apprezzare la sua professionalità ed esperienza, riconosciuta non solo in Italia, ma dalla comunità scientifica internazionale. Lo ringrazio per il lavoro svolto e per il gesto di sensibilità istituzionale».

«Per il profondo rispetto che nutro nei confronti dell'Agenzia che ho visto crescere e progredire, preferisco fare un passo indietro, pur certo dell'inconsistenza delle cause di incompatibilità sollevate». Così ha commentato Pecorelli in una nota. «Come uomo non posso non segnalare l'amarezza e la tristezza - spiega -nel lasciare incompiuto un lavoro svolto con grande impegno, tenacia, professionalità e passione e che ha contribuito, in oltre 6 anni, a portare l'Agenzia a essere apprezzata nel mondo».

Pecorelli afferma di aver «presentato le dimissioni da presidente del consiglio di amministrazione dell'Aifa al ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, in quanto ritengo non sussistano le condizioni minime di serenità per continuare a lavorare in un'Istituzione pubblica quale oggi è l'Aifa».

«Sono medico e uomo di scienza e di accademia - ricorda - e come tale sono sempre stato al servizio delle Istituzioni e, se le Istituzioni lo vorranno, sempre lo sarò. Ritengo però che queste debbano sempre venire prima dei singoli componenti».

« Il mio unico rammarico - continua Pecorelli - è quello di non poter contribuire alla realizzazione di un'Aifa potenziata, importante risultato di una legge che oggi consente un cospicuo aumento dell'organico con una conseguente riorganizzazione dell'agenzia, per il cui raggiungimento ho dedicato notevole impegno insieme al Consiglio di amministrazione, alla direzione generale e al ministero della Salute, nel comune obiettivo di realizzare una struttura sempre più efficiente e autorevole, a garanzia della tutela della salute dei cittadini».

«Confido in ogni caso nelle decisioni del consiglio di amministrazione - conclude - che nei prossimi giorni continuerà a lavorare sulla riorganizzazione dell'Agenzia, al quale auguro di poter operare in serenità con l'entusiasmo e la professionalità che lo ha sempre caratterizzato. Desidero ringraziare il ministro Lorenzin per il supporto e la vicinanza che mi ha sempre dato nell'espletamento della difficile mansione e per le parole che mi ha rivolto nell'accettare le mie dimissioni».


© RIPRODUZIONE RISERVATA