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Infermieri, crescono gli utili e il patrimonio netto di Enpapi

di Er.Di.

Utile in crescita del 228,1% a quota 12,48 milioni e patrimonio netto più ricco del 40,5% sopra il tetto di 43,32 milioni: sono i risultati contabili più significativi e promossi dalla Corte dei Conti che emergono dal bilancio dell’anno 2014 di Enpapi, l’Ente nazionale di previdenza e assistenza della professione infermieristica.

Il significativo aumento che si registra nel risultato di esercizio dell'anno 2014, secondo la relazione della Corte, è da attribuire, in sostanza, al maggior incremento registrato dai ricavi (+20,4%) nei confronti dei costi (+13,6%). Il patrimonio netto, composto dal fondo per la gestione (alimentato essenzialmente dai contributi integrativi e destinato a coprire le spese di gestione e le capitalizzazioni dei montanti integrativi), dal fondo di riserva e dall'avanzo di esercizio, nel 2014 si attesta a 43,3 milioni di euro, in aumento del 40,5% per cento rispetto all'anno precedente.

La posta patrimoniale riguardante i crediti verso gli iscritti anche nel 2014 risulta in crescita, confermano i giudici contabili, raggiungendo i 179 milioni di euro, con un incremento del 12 per cento nei confronti del precedente anno, dove già si era evidenziato un incremento del 18 per cento rispetto al 2012. «L’andamento crescente registrato negli ultimi anni e le dimensioni raggiunte da tale posta contabile - sottilinea la relazione - fanno permanere la necessità di richiamare l’ente a individuare nuove e più incisive azioni d'intervento volte al suo contenimento».
Dai consuntivi, inoltre, emerge che le entrate contributive sono in continua crescita. Sono infatti passate dai 71,6 milioni del 2012 (+32,8%) ai 76,2 milioni del 2013 (+6,4%) e, infine, agli 89,1 milioni del 2014. «L’indicato incremento - continua la relazione - è da attribuire all'aumentato numero degli iscritti all'ente, ma, soprattutto, agli effetti delle riforme strutturali dell'ente, con le quali sono state rimodulate, in aumento, tutte le tipologie di contributi. A fronte delle entrate contributive che si quantificano nei termini di cui sopra, si riscontrano spese per prestazioni di gran lunga inferiori, pari a circa 7,6 milioni di euro (5,8 milioni nel 2013)».
Quella dell'Enpapi, infatti, conclude la Corte dei Conti, è infatti una gestione “recente” (l’Ente è stato istituito nel corso del 1998) e, quindi, con una forte differenza tra il numero degli iscritti, pari a 38.580 nel 2014, e il numero delle prestazioni previdenziali erogate nello stesso anno, pari a 1.953. Le maggiori risorse finanziarie che si sono generate nella gestione dell'anno in riferimento sono state destinate ad aumentare gli investimenti in attività finanziarie (dai 391,3 milioni del 2013 ai 466,2 milioni del 2014). Tali investimenti hanno generato rendimenti netti altalenanti negli anni. In termini percentuali, dopo la contrazione registrata nel 2013, in cui si erano attestati all’1,48%, nel 2014 hanno subito una crescita, risultando pari al 3,39 per cento.


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