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Contro la povertà arrivano più fondi: delega oggi in Consiglio dei ministri

di Red.San.

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Anteprima. La povertà diventa sempre più un’emergenza sociale. E per arginare il fenomeno, che interessa fasce via via più ampie della popolazione, il Consiglio dei ministri cerca la collaborazione degli Enti locali. Per ottenerla, è prevista l’approvazione oggi in Cdm di un disegno di legge delega ad hoc. Sono in tutto nove articoli che danno all’esecutivo il compito di approntare le misure giudicate più efficaci per contrastare la questione.

Nel dettaglio, il ddl prevede un ambito nazionale di intervento contro la povertà e una specifica misura di contrasto al fenomeno. Questa misura-cornice viene identificata come “livello essenziale delle prestazioni da garantire su tutto il territorio” italiano. Al suo interno, il documento prevede la «razionalizzazione delle prestazioni di natura assistenziale e di altre prestazioni anche di natura previdenziale, inclusi gli interventi per beneficiari» che si trovano all'estero.

Ma soprattutto, si metterà mano anche a tutto il sistema degli interventi e dei servizi sociali con un sostanziale riordino della legislazione.
Vista la complessità del fenomeno della povertà, il governo intende coinvolgere gli enti locali. Per farlo, si prevede un intervento progettuale personalizzato dei servizi sociali dei Comuni, i più vicini agli specifici casi di disagio. Obiettivi ed esiti di questi piani saranno seguiti e monitorati da un organismo nazionale di coordinamento che avrà sede presso il ministero del Lavoro e delle politiche sociali. Vi parteciperanno Regioni, Province autonome e l’Inps. Il ministero farà da coordinatore per garantire un’omogeneità territoriale sia per le prestazioni, sia per i tipi di intervento.

L’ntervento contro la povertà avrà un ambito nazionale che prevede un’unica misura di contrasto al fenomeno. Cioè un sostegno economico che prevede espressamente l’adesione delle persone interessate a un progetto personalizzato per superare e risolvere problemi di inclusione sociale e lavorativa. I destinatari di questo sostegno economico saranno identificati in base a criteri generalizzati. Tra questi, un'attenzione maggiore sarà rivolta a famiglie con figli minorenni e a soggetti con maggiori difficoltà di inserimento e ricollocazione sul mercato del lavoro.


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