Dal governo

La missione in Cina di Lorenzin con le imprese italiane. Ecco le 4 intese sottoscritte

di Rita Fatiguso, corrispondente da Pechino (da Il Sole-24 Ore di oggi)

Inizia oggi la missione di due giorni in Cina della ministra della Salute, Beatrice Lorenzin. Molte le aspettative legate all'arrivo della delegazione che dovrà affrontare nodi irrisolti nel negoziato con la Cina sul fronte sanitario, della sicurezza alimentare, dell'accesso al mercato dei prodotti tipici del made in Italy.
In agenda colloqui bilaterali con il presidente della Commissione della Salute e della Pianificazione Familiare, Li Bin, le firme del piano d'azione sulla cooperazione sanitaria tra il ministero della Salute e la Commissione Nazionale della Salute e della Pianificazione Familiare cinese, della dichiarazione congiunta fra la Regione Emilia Romagna e il Centro per lo sviluppo delle risorse umane nel settore sanitario della Commissione Nazionale per la Salute e la Pianificazione Familiare. E, ancora, ci saranno colloqui bilaterali con il presidente di Aqsiq (l'ente cinese responsabile dei controlli alimentari) Zhi Shuping, con relativa firma di una Lettera di Intenti. Il dossier sugli agrumi e l'MoU sull'Olio di Oliva dovranno sbloccarsi, colloqui bilaterali sono previsti con il viceministro dell'Agricoltura Yu Kangzhen e con il presidente di China Food and Drug Administration (CFDA), Bi Jingquan,
In prima linea aziende della sanità, tra cui Bracco, Dedalus, Exprivia, Esaote, ovvero i pivot del gruppo di Lavoro Sanità che si è focalizzato soprattutto sulla diagnosi precoce e prevenzione del tumore epatico: in Cina, con un'incidenza di 360mila nuovi casi e 350mila morti all'anno è una vera e propria emergenza.
Oggi si prevede che la spesa sanitaria cinese crescerà dagli oltre 350 miliardi di dollari nel 2011 a circa mille miliardi nel 2020. La chiave per l'evoluzione sarà la combinazione di fattori sociodemografici, la riforma del sistema sanitario e le politiche che il Governo Cinese ha articolato nel tredicesimo piano quinquennale che sarà approvato dall'Assemblea del popolo in marzo.
La fascia di popolazione più anziana – gli ultrasessantacinquenni – è destinata a raddoppiare rispetto agli attuali 122 milioni di persone. Questi fenomeni aumenteranno la richiesta di salute, e le riforme lanciate in Cina dal Governo dovranno fornire risposte a questo bisogno. In particolare, la riforma cinese che è iniziata nel 2009 ha l'obiettivo ambizioso di estendere l'assistenza sanitaria a tutti i cittadini entro il 2020, fornendo servizi per la salute sicuri, efficaci, efficienti e a basso costo. E, anche, opportunità per le aziende italiane specializzate in questo campo.


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