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Rapporto Celiachia: casi in aumento del 5% nel 2014, aumentano le mense e migliora la formazione

di Rosanna Magnano

I celiaci in tutta Italia sono sempre di più. In aumento del 5% nel 2014, sono prevalentemente donne e adulte. E due su dieci circa vivono in Lombardia. Il numero complessivo dei casi diagnosticati (quindi il numero reale è molto probabilmente più alto) è arrivato a quota 172.197, quasi 8.000 in più rispetto al 2013 e ben 23.500 in più del 2012. Un paio di buone notizie: le mense dedicate sono in aumento - 46.487, circa 5.000 in più rispetto al 2013 che restano però concentrate prevalentemente al Nord - e la conoscenza del fenomeno migliorerà, dal momento che dal 2016 la celiachia entrerà a far parte del Programma Statistico Nazionale. Sono queste le principali novità che emergono dalla Relazione annuale al Parlamento sulla celiachia del ministero della Salute.

Sono distribuite tra Nord, Centro e Sud le regioni al top della classifica. Il maggior numero di celiaci è in Lombardia con il 17,7% (30.541 celiaci), nel Lazio con il 10% (17.355 celiaci) e in Campania con il 9% (15.509 celiaci ). La popolazione celiaca, per la natura autoimmunitaria della malattia, risulta più numerosa tra le donne (121.964) che tra gli uomini (50.233) con un rapporto maschi-femmine che varia da 1:2 fino a 1:3 in alcune regioni.

Il 91% dei casi ricorre nella fascia di età adulta, a seguire quella che va dai 3,5 anni ai 10 con un 9%, quella fino ai 3,5 anni con uno 0.17 % e per finire quella che comprende i bambini dai 6 mesi all'anno di età che è praticamente assente.

In salita le mense gluten-free
Positivo il trend per le mense, tra scuole, ospedali e strutture pubbliche, che però restano concentrate soprattutto nelle regioni del Nord Italia. Dalle anagrafi regionali nel 2014 le mense sul territorio nazionale risultano complessivamente 46.487, circa 5.000 in più rispetto al 2013. Il dato totale è di fatto costituito da 30.810 mense scolastiche, 6.043 mense ospedaliere e 9.301 mense annesse alle strutture pubbliche

Le Regioni con il più alto numero di mense risultano la Lombardia con 10.585, il Piemonte con 5.079 e il Veneto con 4.468. Se si considera il numero di residenti per Regione il dato interessante è che le Regioni con più mense non sono sempre le più popolose. Infatti dai dati Istat le regioni con più abitanti sono rispettivamente Lombardia, Lazio e Campania.

Più formazione per gli operatori del settore alimentare
Migliora il quadro anche sul fronte della formazione professionale degli operatori del settore alimentare (Osa), aspetto strettamente legato alla sicurezza e alla qualità dei servizi offerti nel settore della ristorazione senza glutine. Nel 2014 sono stati infatti attivati 1.204 corsi di formazione, che hanno portato alla formazione di circa 20.078 Osa.

Dai i dati dell'ultimo biennio, il numero di corsi di formazione organizzati è in crescita, 327 in più nel 2014 rispetto all'anno precedente. «Questo è un dato confortante - sottolinea il ministero della Salute - vista l'importanza della formazione nella sicurezza alimentare e nella sicurezza nutrizionale». Le regioni più attive sulla formazione nell'ultimo biennio sono state il Piemonte, la Campania e l'Abruzzo.

Una patologia cronica che si cura con la dieta
«La celiachia è una malattia sociale - sottolinea il ministero nel Report - perché oltre alle sue dimensioni epidemiologiche investe la famiglia, la scuola, le strutture sanitarie e il mondo del lavoro. È una patologia cronica a rischio di complicanze dove una corretta diagnosi e un corretto stile alimentare possono portare alla completa remissione dei sintomi e alla riduzione del rischio delle complicanze. Oggi, infatti, l'unica terapia disponibile per i celiaci è una dieta rigorosamente priva di glutine, facilmente perseguibile anche grazie alla vasta e variegata offerta di prodotti sul mercato».

Il ministero ricorda due novità. «La prima è stato il riesame del vecchio documento di diagnosi e la realizzazione di un nuovo protocollo diagnostico e di follow
up, da introdurre nella nuova pratica clinica routinaria in modo da aumentare ulteriormente il numero di diagnosi corrette anche in soggetti celiaci asintomatici».

La seconda novità è «che dal 2016 la celiachia entrerà a far parte del Programma Statistico Nazionale, nella sezione Studi Progettuali. Il Programma statistico nazionale è l'atto
normativo che stabilisce quali sono le rilevazioni statistiche di maggior interesse pubblico che devono entrare nel Sistema Statistico Nazionale. In pratica, questo significa che tutti i dati sulla malattia celiaca saranno raccolti a livello regionale e saranno
trasmessi all'Istituto Superiore di Sanità».


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