Dal governo

Sanità, ecco i 108,4 mld per il 2016. C’è l’intesa. Bonaccini: «Accordo storico». Così la prima bozza di riparto tra le Regioni

di red. san.

Parola d'ordine: fare presto. Non incorrere in ritardi perniciosi com'è accaduto per il riparto 2015 arrivato a "babbo morto", quando ormai l’anno se ne era già andato. È con questo spirito che i governatori hanno iniziato questa mattina la Conferenza dei presidenti. E iun tarda mattinata è arrvato l'ok sull'intesa, con ritocchi per circa 30 mln alla voce obiettivi di piano. La tabella finale è alle limature finali. Ma intanto il presidente Stefano Bonacccini esulta: «Un accortdo storico, già in febbraio. Ora il Parlamento deve approvare q», come emendamento al milleproroghe. Cosa praticamente già fatta. Bonaccini alza ancora il tiro: si lavorerà da subito al piano sulla mobilità sanitaria interregionale. «Va costruito un piano per ridurla», rilancia Enrico Rossi (Toscana).

Alla base della proposta dei tecnici arrivata sui tavoli dei governatori, c'è la novità inserita nel milleproroghe che consente il riparto della quota premiale anche per il riequilibrio tra le Regioni e il mantenimento delle stesse Regioni benchmark utilizzate per il riparto 2015. Obiettivo «imprescindibile» si afferma esplicitamente, è garantire a tutte le Regioni un incremento di finanziamento rispetto al 2015. Rispetto al 2015, il riparto vale 1.13 mld in più.

Nella tabella che alleghiamo (che sarà solo leggermente ritoccata nella vesrione finale) , si può capire di quale entità si tratti per singola realtà. Lo schema di riparto in bozza, lo si può leggere ricordando che:


-alla colonna A) il riparto del fabbisogno sanitario 2016 a legislazione vigente (costi standard)
-alla colonna B) il riparto finale 2015 oggetto di Accordo in Conferenza, che ha utilizzato, oltre al fabbisogno a costi standard, 274 mln di quota premiale e 100 milioni da obiettivi di piano
-alle colonne C) e D) vengono riportati i valori differenziali, assoluti e in %: si tratta di valori per alcune regioni in positivo, per altre in negativo; l'incremento medio è pari allo 0.78%
-alla colonna E) viene riportato il riparto obiettivo della proposta: assicurare alle regioni in incremento il fabbisogno a costi standard e alle regioni in decremento rispetto al riparto a costi standard, un incremento, attingendo dalla quota premiale, corrispondente allo 0,78% dell'Accordo finale 2015. le colonne F) e G) espongono tale aumento e l'utilizzo della quota premiale finalizzato a garantire l'incremento.
-alla colonna H) viene riportato il residuo della quota premiale, che si propone di ripartire alle regioni che non ne hanno beneficiato a garanzia dell'incremento; il riparto viene proposto a quota d'accesso


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