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Olio di palma, l’Iss fa chiarezza: «Non nocivo in sé, ma pieno di grassi saturi»

Diventato uno dei nuovi tabù alimentari, oggi sull’olio di palma arriva il parere dell’Istituto Superiore di Sanità a fare chiarezza, pur non portando nessuna novità sostanziale al dibattito, ma confermando che esite un problema legato ai rischi per la salute cardiovascolare. In pratica, per gli esperti, l'olio di palma non è nocivo di per sé, né ha componenti specifiche in grado di provocare effetti negativi sulla salute, tuttavia l'alto contenuto di grassi saturi di questo alimento ne fa una potenziale bomba in caso di consumi elevati. Questo, in sintesi, il parere dell'Istituto superiore di Sanità pubblicato oggi sul sito del ministero della Salute. Le linee guida internazionali raccomandano di mantenere l'assunzione di grassi saturi al di sotto del 10% delle calorie giornaliere.

«L'olio di palma - si legge nelle conclusioni del parere dell'Iss - rappresenta una rilevante fonte di acidi grassi saturi, cui le evidenze scientifiche attribuiscono - quando in eccesso nella dieta - effetti negativi sulla salute, in particolare rispetto al rischio di patologie cardiovascolari. Oltre a quelli contenuti nell'olio di palma aggiunto agli alimenti durante la trasformazione industriale, acidi grassi saturi vengono assunti attraverso il consumo di molti alimenti non trasformati che li contengono naturalmente, come latte e derivati, uova e carne».


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