Dal governo

Milillo (Fimmg): «Sciopero solo rinviato perché non si è parlato di cifre»

Bene l'attenzione da parte del governo, «che abbiamo percepito essere sincera», per la sanità pubblica, e la presa di coscienza che «i problemi che abbiamo prospettato sono reali», ma «lo sciopero è solo rinviato perché non si è parlato di cifre». È il commento di Giacomo Milillo, leader dei medici di famiglia Fimmg, al termine dell'incontro a Palazzo Chigi. Sessanta giorni per verificare perchè, ha spiegato, «Abbiamo fiducia nel Governo - ha chiarito- ma la mobilitazione continua perché vogliamo anche e soprattutto sensibilizzare i cittadini». «Non stiamo battendo cassa per ottenere chissà quali aumenti, vogliamo soltanto far capire al Governo che tra tagli, demotivazione e marginalizzazione dei medici rischiamo di lasciare agli assistiti una sanità pubblica al tracollo. E credo di poter dire –prosegue Milillo- che le nostre preoccupazioni siano state questa volta condivise ».

Ciò che ha fatto decidere i medici a sospendere lo sciopero «è la percezione di un'attenzione sincera - ha aggiunto il segretario Fimmg - Ma anche il fatto che la sanità sia entrata nel l'agenda del Governo, che tutti i punti da noi segnalati siano stati considerati e che sia stata recepita la necessità di un progetto nazionale che metta insieme tutti i temi».

Intanto proseguono le iniziative della vertenza salute e si concluderanno in una grande manifestazione a Firenze - hanno annunciato oggi i sindacati - tra aprile e giugno, probabilmente alla Leopolda.

Il Governo nella giusta direzione
«Rispetto alle chiusure dei mesi scorsi –commenta Milillo- è un fatto positivo non essersi lasciati con una pacca sulle spalle ma con l'impegno concreto ad aprire tavoli permanenti di confronto sulle questioni più spinose, coinvolgendo in futuro anche il Miur per risolvere i problemi della formazione pre e post laurea, a cominciare da una seria programmazione degli accessi alle specializzazioni per evitare di creare in futuro nuovi disoccupati.
Così come è necessario che la specializzazione in chirurgia poggi su una maggiore esperienza sul campo».
«La decisione di costituire i tavoli di confronto va nella direzione giusta, ma ora –prosegue il segretario nazionale - è essenziale che il Governo passi ai fatti, garantendo la sostenibilità economica del sistema sanitario pubblico, formalizzando nero su bianco la disponibilità di 4 miliardi di risorse aggiuntive annunciata per ora solo via etere dal ministro Lorenzin. Risorse che servirebbero innanzitutto ad eliminare la piaga del precariato medico, che di certo non favorisce la qualità delle cure. Così come –aggiunge Milillo - il rinnovo della convenzione dei medici di famiglia, scaduta da oltre sei anni, può essere l'occasione buona per migliorare la presa in carico dei pazienti, garantendo soprattutto la continuità assistenziale ai malati cronici».


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