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C’è anche la sanità che paga tutto e in fretta: la classifica Mef degli enti più virtuosi

di Red. San.

Non sempre la sanità vince la maglia nera nei tempi di pagamento. Nonostante i ritardi cronici, le lungaggini burocratiche e, talvolta, il malaffare, ci sono enti pubblici sanitari che sono ai primi posti per efficienza. Li ha monitorati il ministero dell’Economia che attraverso la “Piattaforma per il monitoraggio dei crediti commerciali” ha stilato una classifica (anzi, tre) dei migliori e peggiori enti pagatori analizzando i 21,5 milioni di fatture elettroniche registrate pari, nel 2015, a un valore di 129 miliardi.

Le classifiche sono suddivise per percentuale di pagamento (l’ente nazionale di previdenza dei farmacisti paga al 100% i propri fornitori per 6,3 milioni), per tempi di pagamento in base a giorni medi ponderati (in questo caso è la migliore performance è dell’ente di previdenza dei periti industriali con 5 giorni), nonché per giorni medi ponderati di ritardo dove spicca l’anticipo di 32 giorni del Comune di Castenedolo seguito dall’azienda ospedaliera di Perugia con 30 giorni.

Insomma, in queste classifiche del ministero dell’Economia c’è la sanità (amministrativa) che funziona. Così si scopre che ci sono anche gli uffici del ministero della Salute ai primi posti per il saldo delle fatture: spicca, in questo caso, la Direzione generale del personale, dell’organizzazione e del bilancio che ha evaso 3.500 fatture per un valore di 30,5 mln in appena 18 giorni entrando di diritto nella top 50 degli enti pubblici più virtuosi. A seguire troviamo anche l’Istituto zooprofilattico della Lombardia e dell’Emilia Romagna con 15,5 mln saldati in un tempo medio di 28 giorni (ma è entrato in classifica anche L’Izs della Sardegna che salda le fatture in 49 giorni) e diverse Asl non solo del Nord ma anche del Sud: l’Irccs oncologico della Basilica ha pagato 3.871 fatture (1,26 milioni) in 47 giorni.

Sono circa 20mila gli enti registrati al ministero delle Finanze, di cui solo il 35% è considerato «attivo», ossia in regola con la registrazione telematica delle fatture: il tempo di pagamento di questi 7mila enti circa è di 44 giorni . «Tutti gli enti della pubblica amministrazione sono tenuti a pagare le fatture legittime entro 30 giorni dalla data di emissione, con alcune eccezioni che consentono il pagamento entro 60 giorni - ricorda il ministero dell’Economia -. Il rispetto di questi termini è un fattore cruciale del buon funzionamento dell’economia nazionale ma molti enti pagano in tempi più lunghi».

Per una volta, però, ci soffermiamo sulle 500 best practice amministrative dove gli enti sanitari rappresentano il 10% degli enti che non solo pagano in tempi certi e brevi ma saldano anche l’intero importo delle fatture. L’Asl di Brescia, infatti, ha saldato il 96% di 1,15 mld addirittura 23 giorni prima delle scadenze previste. Ma sono in regola con i conti (o quasi) anche tante Asl di Veneto, Lombardia, Emilia Romagna, Liguria ma anche dell’Abruzzo: l’Asl Avezzano, Sulmona, L’Aquila, infatti, ha pagato i fornitori per l’83% dell’importo dovuto (circa 195 mln).


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