Dal governo

Corruzione, task force Cantone-Lorenzin. Giovedì la firma del protocollo d’intesa

di L.Va.

Una task force che si occuperà di verificare che il sistema sanitario nazionale funzioni a dovere, e controlli l'applicazione corretta del Piano nazionale anticorruzione varato dall'Anac. L'annuncio è stato dato oggi dalla ministra della Salute, Beatrice Lorenzin, intervenuta al Salone della Giustizia in corso a Roma, che sottoscriverà il relativo protocollo d'intesa giovedì prossimo con il presidente Anac, Raffaele Cantone. La ministra ha ricordato che in questi ultimi anni «sono state messe in campo molte misure di contenimento della spesa ma non misure sulla qualità dei servizi. E su questo stiamo lavorando».

Cantone: «La corruzione è odiosa comunque ma in sanità è peggio»
«Il settore della sanità è uno dei più corrotti ma c’è una parte sana ed è quella che dobbiamo utilizzare. Nessuno può pensare che nel giro di poco si possa invertire un trend ma per la prima volta c’è un piano per evitare che qualcuno mangi sulla sanità». È la dichiarazione del presidente Anac, Cantone, intervenuto al sesto salone della Giustizia a Roma. «Bisogna capire come evitare» la corruzione «perché le indagini arrivano quando ormai il sistema è incancrenito. Con il piano abbiamo individuato tutti i settori, abbiamo fatto la mappatura dei rischi, ora dovremo controllare e la task force va in questa direzione. La strada - ha concluso Cantone - è provare a mettere in campo un sistema che renda difficile la corruzione». Il nuovo piano anticorruzione dedicato specificatamente alla sanità, ha ricordato Lorenzin, è stato studiato «nell'ottica di prevenire: abbiamo per questo individuato fra l'altro un referente per la corruzione in ogni struttura. Ma nel Patto della salute sono contenute numerose norme che aiuteranno a combattere i casi di corruttela. A partire dalle centrali uniche d'acquisto per passare alla sanità ditigitale che permetterà di far parlare a tutti i sistemai informatici lo stesso linguaggio. Siamo poi passati - ha ricordato la ministra - dal commissariamento delle Regioni al commissariamento degli ospedali in deficit: ce ne sono alcuni che hanno debiti addirittura per più di 100 milioni di euro». E poi ancora «la selezione del management che è fondamentale: dobbiamo alzare il livello della qualità dei manager sanitari in Italia». E, non ultima, fra le misure prese quella della task force che avrà il compito di verificare l'applicazione corretta del Piano nazionale anticorruzione.


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