Dal governo

Lorenzin e Costa: «Raddoppiare il bonus bebé». Palazzo Chigi: solo una delle ipotesi

di Nicoletta Cottone

Raddoppio del bonus bebé sì, raddoppio del bonus bebè forse. Il 2015 è stato il primo anno in cui il numero dei nati è sceso sotto la soglia simbolica di mezzo milione. Secondo i dati Istat provvisori ci si è fermati a 488mila contro i 561mila del 2010. Circa il 20% dei bambini sono figli di coppie immigrate nel nostro Paese.
La proposta Lorenzin. E allora la ministra della Salute Beatrice Lorenzin ha parlato di un «crac demografico», proponendo una serie di «interventi choc», a partire dal raddoppio del bonus bebé. E poi sostegno alla maternità e servizi, a partire dagli asili nido, indispensabili perché i genitori continuino a lavorare. Secondo l’ipotesi Lorenzin le coppie che mettono al mondo un bambino riceverebbero un assegno doppio rispetto a quello pagato oggi dall’Inps. Se poi decidessero di dare al primo figlio un fratellino, avrebbero una cifra ancora superiore.
«Se andiamo avanti con questo trend, senza riuscire a invertirlo, tra dieci anni cioè nel 2026 nel nostro Paese nasceranno meno di 350 mila bambini all'anno, il 40% in meno del 2010. Un’apocalisse».
Cosa è il bonus bebé
. Il bonus bebé fino al 2017 è riconosciuto ai nuclei familiari che hanno un Isee inferiore a 25mila euro all’anno e a quelli che lo hanno più basso di 7mila. I primi hanno diritto a un assegno di 80 euro al mese (960 all'anno) per ogni figlio, i secondi a 160 euro (1.920 all'anno).L’ipotesi allo studio dei tecnici del ministero della Sanità vedrebbe l’aumento della quota mensile per il primo figlio a 160 euro e a 320 a seconda della soglia di Isee.
Costa: misura per riavviare il motore delle nascite. Lorenzin è stata subito supportata da Enrico Costa, ministro per gli Affari regionali con delega alla famiglia, che ha dichiarato che «potenziare e rafforzare il bonus bebè rappresenta la direzione giusta e una misura-chiave per riavviare il motore delle nascite in Italia». «Non possiamo permettere - ha detto Costa - che il nostro diventi un Paese di coppie senza figli o di figli unici. Le coppie chiedono chiarezza sulle risorse su cui possono contare». La «coperta è corta», ha ricordato il ministro, «ma la famiglia è la priorità e le risorse vanno trovate».
Palazzo Chigi: solo una delle ipotesi in campo. Più prudente, invece, la reazione di Palazzo Chigi, dove fonti del palazzo hanno fatto sapere che l'ipotesi del raddoppio del bonus bebé sia, allo stato, solo una delle proposte in campo. Prioritario, hanno osservato, è uno sguardo complessivo sugli strumenti di welfare, e non una o l'altra ipotesi le quali, al momento, restano tali. Al vaglio di palazzo Chigi, oltre al rafforzamento del bonus bebé, ci sarebbe un aumento delle detrazioni fiscali a partire dal secondo figlio e l'allargamen to progressivo della no tax area in base al numero dei figli.
Boccia: agire su un quadro d’insieme. «Non so se il bonus bebè serve raddoppiarlo o triplicarlo: sicuramente è giusto aiutare le mamme quando nascono i figli ma in generale serve sostenere i bambini, e con loro le famiglie, da quando nascono a quando arrivano a scuola e se necessario garantire un percorso fino alla borsa di studio», ha commentato il presidente della commissione Bilancio della Camera, Franceso Boccia (Pd).
Gasparri: una buffonata. All’attacco Maurizio Gasparri (Fi), che giudica l’indiscrezione «la solita buffonata», «l’ennesima sparata di un governo disperato». E si domanda dove si prendano i soldi per queste operazioni con il debito pubblico che «ha toccato un nuovo record» e la «pressione fiscale «al top».


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