Dal governo

Lea, vaccini e precari salute: Lorenzin a tutto campo

di B.Gob.

La priorità del 2017, parola di ministra, sono gli investimenti per stabilizzare i precari della Sanità. Mentre restano ancora tutte da chiudere le priorità dlel’anno prima, cioè i Lea e il nomenclatore tariffario e il Piano vaccini, chiesto a grandissima voce dai medici e «ancora fermo in Conferenza Stato-Regioni». È una Beatrice Lorenzin a vele spiegate quella intervenuta oggi alla celebrazione dei primi 50 anni dell’Aiop , dove la ministra ha “svuotato” simbolicamente i cassetti del ministero.

Sono tutte partite importantissime. A cominciare dalla più vecchia: i Livelli essenziali di assistenza, attesi da oltre un anno. «Sui Lea - ha tenuto a precisare la ministra - sto sollecitando il Mef, perché oggettivamente non ho ancora capito il motivo di questo ritardo. Noi, ricordo, abbiamo stanziato 800 milioni nella legge di Stabilità e abbiamo fatto un calcolo molto scientifico per cui siamo riusciti a togliere dai nuovi Lea quelli che già vengono erogati automaticamente dalle Regioni. Quindi si avrebbero gli 800 milioni, più i Lea che vengono erogati dalle Regioni in modo spontaneo. Una cosa così semplice, che come sempre trova qualche problemino con la Ragioneria... Colgo l’occasione - ha proseguito- per ricordare che ci sono milioni di persone che stanno aspettando il nuovo nomenclatore e i nuovi Lea, per cui il Parlamento si è espresso vincolando una quota del fondo sanitario proprio per questo». Poi, i vaccini: altro tema ultra popolare, tanto più sotto elezioni. «Il Piano nazionale vaccini - ha ricordato la ministra - non è ancora entrato in porto perché è dentro i Lea: noi abbiamo finanziato 200 milioni di euro e siamo riusciti a far entrare 600 milioni nel nomenclatore e 200 milioni per il nuovo piano nazionale vaccini, che e' fermo in conferenza Stato-Regioni».

Dopo un passaggio sul fondo innovazione - «non può che essere rifinanziato, innanzitutto perché dobbiamo ancora curare moltissimi malati di epatite C e poi perché c’è il grande tema dei farmaci oncologici ad altissimo tasso di innovazione, al tavolo sulla governance stiamo ragionando anche su questo» - la ministra approda dritta al dibattutissimo tema del personale sanitario. «Dobbiamo realizzare un meccanismo che ci permetta in due o tre anni di stabilizzare i precari della salute, di riuscire a sbloccare gran parte del turnover e di far tornare il sistema sanitario nazionale normale nella sua fase di programmazione dell'accesso dei giovani medici alla professione».
Infine, il resumè sulle risorse: la sanità «non riceve tagli dal 2013, cioè da quando sono diventata ministra. Non c’è stato un incremento rispetto alle previsioni del Def, come era stato previsto, ma non ci sono stati tagli. Ricordo anche che lo scorso anno le Regioni hanno rinunciato a 2 miliardi- ha concluso Lorenzin- per coprire i costi extra-sanitario».


© RIPRODUZIONE RISERVATA