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Terremoto di magnitudo 6.0 devasta il Centro Italia. Le vittime salgono a 73

da www.ilsole24ore.com

Sono 38 al momento le vittime accertate del drammatico terremoto che questa notte ha colpito il centro Italia. E' il dato fornito da Immacolata Postiglione, capo ufficio emergenze della Protezione Civile. Dieci sono i deceduti nella zona di Arquata (nelle Marche), altri 28 nell'area tra Accumoli e Amatrice. «Ma ci sono ancora tante persone sotto le macerie, tanti dispersi - ha precisato Postiglione - e purtroppo questi numeri potrebbero cambiare».
Sarebbero infatti almeno 63, finora, incrociando i dati ufficiali con quanto hanno constato gli inviati dell'Ansa sul posto, le vittime del terremoto. In particolare, i morti ad Amatrice (Rieti) sono almeno 35: le salme sono state depositate in due cortili. Altri 11 morti si sono avuti ad Accumoli, sempre nel reatino. Sono invece 17, ultimo dato aggiornato, le vittime
portate nell'ospedale di Ascoli Piceno. Fra di loro, oltre alle persone morte ad Arquata e Pescara del Tronto, ci sarebbe anche una bimba di Amatrice estratta viva dalle macerie ma deceduta in ospedale.

Attivi i numeri contact center della Protezione civile, 800840840, e della sala operativa della Protezione civile Lazio, 803555.

Sono state tre le violente scosse di terremoto avvenute nella notte nel Centro Italia, di magnitudo 6, 5.4 e 5.1. La prima e più forte (magnitudo 6) è avvenuta alle 3:36. Ha avuto epicentro a due chilometri da Accumoli (Rieti) e dieci chilometri da Arquata del Tronto (Ascoli Piceno) ed Amatrice (Rieti).
L'ipocentro è stato a soli 4 km di profondità. La seconda e terza scossa sono state registrate alle 4:32 e 4:33. Hanno avuto epicentro in prossimità di Norcia (Perugia), Castelsantangelo sul Nera (Macerata) e Arquata del Tronto (Ascoli Piceno). Gli ipocentri sono stati tra gli 8 e i 9 km. Decine e decine le repliche di magnitudo superiore a 2, cinque delle quali di magnitudo 4 o superiore. Per i sismologi dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia l'andamento della situazione è «imprevedibile», al momento è cioè impossibile escludere scosse confrontabili a quella principale.

Paragonabile al sisma dell'Aquila
Il terremoto di oggi nell'Italia centrale «è paragonabile, per intensità, a quello dell'Aquila», ha detto il capo del Dipartimento Protezione Civile Fabrizio
Curcio.

La situazione ad Amatrice (Rieti)
Tre persone sono morte nel crollo parziale di una casa ad Amatrice. Lo ha detto il sacerdote Fabio Gammarota, che collabora ai soccorsi. I tre si aggiungono ad altri due morti estratti all'alba in una vicina zona del paese. «È un dramma»: così il sindaco del paesino in provincia di Rieti, Sergio Pirozzi, «ci sono persone sotto le macerie, è un macello».

Sui social le richieste di aiuto
I soccorritori poco fa hanno tuttavia salvato un uomo tra le macerie di una casa completamente distrutta a Viale Francesco Grifoni, in pieno centro storico di Amatrice. Nello stesso fabbricato distrutto ci sarebbero altre sei persone che si sta tentando di recuperare, ma non si sa se sono vive o meno.

La situazione ad Accumoli (Rieti)
Salgono a nove i morti accertati ad Accumoli, nel Reatino, dopo il terremoto di questa notte. «Hanno appena trovato i quattro corpi della famiglia che era dispersa, sono un uomo, una donna e i loro due bambini» riferisce in lacrime il sindaco di Accumoli Stefano Petrucci. «Ci sono ancora tre o quattro dispersi - aggiunge - mentre gli sfollati sono almeno duemila. I villeggianti da Roma andranno tutti via oggi stesso».

La situazione a Pescara del Tronto (Ascoli)
Sono dieci le vittime del terremoto a Pescara del Tronto: otto nella frazione e due in case sparse del circondario.Lo ha appreso l'Ansa dalla Protezione civile regionale. Venti i feriti, in codice giallo e rosso, trasportati nell'ospedale di Ascoli Piceno da tutta la zona terremotata. Insieme ad Arquata del Tronto, il borgo è uno dei centri che ha riportato maggiori danni nelle Marche. Due i bambini estratti vivi dalle macerie.

Pieni poteri alla Protezione Civile
È stato firmato il decreto del presidente del Consiglio che consente al capo dipartimento della Protezione civile, Fabrizio Curcio, di assicurare l'organizzazione dei servizi di soccorso ed assistenza alle popolazioni colpite dagli eventi sismici, nonché l'adozione degli interventi provvisionali strettamente necessari.

Il dolore di Mattarella
«È un momento di dolore e di appello alla comune responsabilità. Tutto il Paese deve stringersi con solidarietà attorno alle popolazioni colpite». È quanto dichiarato dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a seguito del terremoto che ha colpito il centro Italia.

Nessun danno alle basiliche di Assisi
Nessun danno ad Assisi per le Basiliche di San Francesco per il forte terremoto avvertito anche nella città umbra. Lo ha detto padre Enzo Fortunato, direttore della sala stampa del Sacro Convento. La scossa ha svegliato l'intera comunità francescana. I frati e il capo restauratore Sergio Fusetti si sono subito recati nella Basilica superiore e in quella Inferiore per verificare la situazione. Al momento non risultano danni ma le verifiche proseguiranno.


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