Dal governo

Antitrust, libera vendita di alimenti per celiaci e servizi cimiteriali separati dai funebri

di Paola Rossi

L'Autorità garante della concorrenza e del mercato mette sotto la lente due casi di interesse per le amministrazioni locali: le diverse modalità adottate dalle Regioni per l'erogazione gratuita di prodotti senza glutine e il caso dell'offerta di servizi funebri da parte dell'appaltatore esclusivo dei servizi cimiteriali. Fattispecie analizzate ovviamente in chiave antitrust.
Bonus statale per la celiachia. Concorrenza a rischio nel settore della vendita di prodotti per celiaci - tramite bonus statale - se viene limitata alle sole farmacie convenzionate con esclusione di parafarmacie, operatori specializzati o punti vendita della grande distribuzione.
L'Antitrust con il parere AS1290 ha dato seguito alla denuncia ricevuta dal Centro Tutela Consumatori Utenti offrendo alcune osservazioni sulle modalità di erogazione gratuita, a favore di chi soffre di celiachia, dei prodotti alimentari senza glutine, adottate dalle singole Regioni italiane. L'Autorità garante della concorrenza e del mercato ritiene che la decisione assunta da talune Regioni di rendere utilizzabile il contributo pubblico, cartaceo o digitale, unicamente presso alcuni operatori di tale mercato rappresenti un'ingiustificata restrizione della concorrenza. L'Agcm invita le Regioni a comunicare, entro 45 giorni dalla ricezione del parere, le determinazioni assunte in risposta alle criticità concorrenziali evidenziate.
L'Agcm rileva che, attualmente in molte Regioni italiane è già stato previsto che il contributo statale sia spendibile non solo nelle farmacie, ma anche in esercizi commerciali specializzati, nelle parafarmacie e nei punti vendita della grande distribuzione attraverso la stipula di apposite convenzioni con le Asl.
Infine, in molte Regioni il bonus viene erogato non in forma cartacea, ma digitale o attraverso la presentazione della tessera sanitaria. Per l'Agcm il bonus elettronico e non cartaceo è la miglior scelta non solo in termini di comoda spendibilità “frazionabile” per tempo e luogo di acquisto, ma anche di maggior controllo e trasparenza sul concreto utilizzo delle risorse statali messe a disposizione per i cittadini affetti da celiachia. Si realizza per tale via la razionalizzazione, la semplificazione e la dematerializzazione delle procedure che oltre ad allargare il campo di scelta dei consumatori aumenta il numero e la tipologia dei negozi in convenzione con le Asl, aumentando la concorrenza tra diversi prodotti e canali di vendita.

Servizi cimiteriali e funebri. L'Antitrust nel secondo caso risponde con il parere As1292 a una richiesta, da parte di un Comune lombardo, sul fatto se sia legittimo che l'appaltatore esclusivo dei servizi cimiteriali offra - in aderenza al proprio oggetto sociale - anche servizi funebri commerciali. Per la legge sanitaria lombarda, che disciplina i servizi funebri e cimiteriali, va rispettato soltanto l'obbligo di operare una separazione societaria per il gestore di servizi cimiteriali che intenda anche svolgere attività funebre.
L'orientamento già espresso in altri casi dall'Agcm è che - in ragione delle particolari caratteristiche del mercato della gestione dei servizi cimiteriali - i legislatori nazionale e regionali intervengano affinché sia stabilita la chiara separazione e incompatibilità tra l'offerta di servizi funebri, a carattere commerciale, e i servizi pubblici di gestione cimiteriale, mirati a soddisfare un intresse pubblico sociale, come quello igienico-sanitario. Sul caso specifico l'Agcm ha sottolineato che non sono stati messi a disposizione tutti i dati necessari per affermare l'anticoncorrenzialità della vicenda, ma invita il Comune a comunicare le scelte che verranno adottate.


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