Dal governo

Piano nazionale cronicità, gli emendamenti delle Regioni

di Red.San.

Anteprima. Via libera al Piano nazionale cronicità, ma condizionato a una serie di premesse. La prima: che si avvii un tavolo di lavoro per la verifica degli indicatori previsti per il monitoraggio, «in quanto non completamente condivisibili se utilizzati anche in chiave valutativa». Come dire: i criteri di valutazione li scegliamo noi. Questa la presa di posizione elaborata dalla commissione Salute sul Piano nazionale cronicità, all’esame oggi della Conferenza Stato-Regioni, e su cui il ministero della Salute ha già informalmente comunicato il proprio accoglimento.

Tra gli emendamenti proposti, la previsione che le strutture di ricovero sul territorio e gli ospedali di comunità siano gestiti «anche» e non esclusivamente dai medici di medicina generale.


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