Dal governo

Consiglio dei ministri: oggi la data del referendum, domani la legge di Bilancio

Data del referendum costituzionale e contenuti della legge di Bilancio. Saranno questi i due temi “caldi” della settimana, a cui farà da corollario la possibile questione di fiducia che il governo potrebbe porre al Senato sulla riforma del processo penale. In particolare, si conoscerà oggi (lunedì) la data del referendum costituzionale. Sarà il Consiglio dei ministri a fissare l’appuntamento per il voto presumibilmente tra il 27 novembre e il 4 dicembre, una data indicata come «possibile» dal premier Matteo Renzi durante larecente intervista a Otto e mezzo .
Il referendum «può dare finalmente stabilità all'Italia» ha detto Renzi al Washington Post, ricordando che il voto «non è sulla mia carriera e sulle mie dimissioni» ma riguarda «il potere delle regioni, il numero dei parlamentari e la riduzione della burocrazia in Italia». Mentre ieri il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda, ha sottolineato l'importanza strategica del referendum costituzionale . «Ancor più della finanziaria il nostro appuntamento importante e cruciale è il referendum - ha detto alla trasmissione «L'intervista» di Maria Latella su Sky Tg24 - E lo è perchè noi abbiamo bisogno di una governance forte e di più investimenti».
Le posizioni. Il Pd è diviso. I vertici e la maggioranza del partito sono schierati per il sì. Ma la minoranza di Speranza e Cuperlo minaccia di votare no senza un impegno stringente del governo a modificare la legge elettorale. Insufficiente, perché troppo generico, è stato considerato il testo della mozione di maggioranza approvata il 21 settembre alla Camera. Mentre Massimo D'Alema nelle scorse settimane ha lanciato i suoi comitati per il No . L'Ncd di Angelino Alfano ha sottoscritto il suo Sì al referendum con un documento presentato nei giorni scorsi, nel quale sono elencati tutti i motivi del sostegno a una riforma che, si legge nel testo «permetterà a Governo e Parlamento di funzionare meglio» e «avrà un impatto fondamentale sulla crescita». Sinistra Italiana ha aperto ieri a Roma la campagna per il No, che culminerà con la manifestazione nazionale che si terrà il 1° ottobre a Firenze. Sullo stesso fronte, oltre ai Cinquestelle, alla Lega di Salvini, e al nuovo volto del centrodestra, Stefano Parisi.
Polemica sul quesito referendario. In questi giorni è scoppiata la polemica quesito referendario: «La scheda è uno spot per il sì - ha detto attaccato il capogruppo di Fi alla Camera Renato Brunetta - Renzi vuole vincere sull'imbroglio, perchè l'imbroglio è la sua cifra». Pronta la risposta del ministro per le Riforme, Maria Elena Boschi: « Il quesito si limita a riprodurre il titolo della legge costituzionale, è tutto vero, non c'è nessun imbroglio».


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