Dal governo

Manovra 2017/ Bonaccini (Regioni): «In allerta sulla spending review». E sulla Sanità «stanno a guardare»

di B.Gob.

Disposti a fare la propria parte, purché un (eventuale) mix tra tagli e blocco delle risorse per la spesa corrente non «porti a un fermo nei bilanci problematico». Il presidente dei governatori Stefano Bonaccini al termine della Conderenza delle Regioni di oggi ha riacceso i riflettori sulla spending review, che nel complesso quest’anno dovrebbe valere 3,3 miliardi. Le Regioni insomma non si sottraggono, è la presa di posizione che assumono i governatori attendendo di leggere le carte di una legge di Bilancio che, come ha sottolineato Michele Emiliano (Puglia) «nessuno sa dove sia in questo momento». Ma - ha precisato Bonaccini - «dobbiamo evitare che il combinato disposto tra qualche taglio reale con l’impossibilità di spendere risorse per la spesa corrente o investimenti, porti a un fermo nei bilanci problematico. Quindi prosegue l’interlocuzione con il Governo, vogliamo vedere nel merito i numeri definitivi e poi faremo una ulteriore valutazione. Peraltro - ha aggiunto - la Conferenza è già riconvocata per la prossima settimana».
Intanto, Bonaccini conferma la valutazione positiva sul capitolo Sanità: «Possiamo dire che quasi nessuno credeva più che ci sarebbero stati i due miliardi di euro aggiuntivi», previsti dall’accordo dello scorso anno con il governo. Fondi che, ha spiegato, danno lo spazio per coprire «le spese in più per i farmaci oncologici, per quelli contro l’epatite C o per quelli innovativi».

Dà una diversa lettura il vicepresidente Giovanni Toti (Regione Liguria). Cauto, intanto, sulle stime e sulle cifre: «Abbiamo fatto una valutazione sulla legge di Stabilità, ma per il momento abbiamo valutato delle slide perché il testo non esiste. La valutazione vera comincerà quando vedremo i numeri nero su bianco». E sul Fondo sanitario nazionale così come sui tagli previsti nel piano di finanza pubblica, tiene a frenare: «L’incremento di 2 miliardi di euro, ove fosse vero, è certamente una buona notizia, ancorché si tratta di risorse vincolate a tutta una serie di spese e costi nuovi rispetto all'anno passato. Quindi non si tratta di un reale incremento ma della copertura di costi, ma ben venga la copertura dei costi perché poteva non esserci neppure quella. Il vero problema è sul bilancio non sanitario e sui tagli previsti già dal piano pluriennale di finanza pubblica. Su quello - ha concluso Toti - la situazione è piuttosto preoccupante e ci riserviamo di approfondire il tutto nelle prossime ore con il governo».


© RIPRODUZIONE RISERVATA