Dal governo

Lombardia: Melazzini sceglie l’Aifa e si dimette dal consiglio. Scintille col M5s

L'ex assessore alla Sanità in Lombardia e neo direttore generale dell'Agenzia per il farmaco Mario Melazzini rassegna le sue dimissioni dal Consiglio regionale lombardo. Le dimissioni sono state ufficialmente approvate all'unanimità in aula, e molti consiglieri di maggioranza e opposizione sono intervenuti per ringraziare e tessere lodi nei confronti del consigliere, già nominato a dicembre presidente della stessa agenzia che adesso andrà a dirigere. Approvazione e ringraziamenti anche da parte del M5s con cui Melazzini ebbe dei contrasti proprio in estate. L'ex assessore, affetto da Sla e costretto in sedia a rotelle, scatenò la protesta grillina contro il rimborso forfettario completo che Melazzini pur assente percepiva previo certificato medico presentato al Pirellone.
L'istanza venne presentata dal consigliere M5S Stefano Buffagni, che oggi in aula vuole far chiarezza, dopo che Melazzini durante il proprio discorso si era soffermato proprio sulle critiche ricevute, descrivendo la propria condizione di malato: «Non l'ho mai fatto - ha ricordato il dimissionario - ma mi costringono a farlo gli attacchi ricevuti».

Il M5s però ribadisce la propria posizione: «Solo oggi Melazzini, a distanza di quasi un anno dalla sua nomina in Aifa, pare accorgersi che il suo nuovo incarico mal si concilia coi numerosi impegni di un consigliere regionale e ha deciso di dare le dimissioni dal Consiglio», dice Buffagni che illustra le posizioni del M5s sul gesto conclusivo di Melazzini, dimissioni che il Movimento accoglie «augurandogli un proficuo lavoro nei ruoli nei quali è chiamato a prestare la sua attività».


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